Cos’è l’Identità Digitale Nazionale e in che modo potrebbe sostituire le nostre attuali credenziali. La rivoluzione SPID è in atto.
Vi sveliamo tutto ciò che si sa attualmente dell’Identità Digitale Nazionale, che potrebbe presto sostituire le attuali credenziali SPID.
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un’identità digitale che permette ai cittadini italiani di accedere ai servizi nazionali.
È una soluzione che permette agli utenti di essere riconosciuti, senza il bisogno di doversi registrare presso i vari portali nazionali, tutte le volte in cui vogliono realizzare un procedimento.
Questo sistema è essenziale anche perché permette allo Stato italiano di riconoscere l’identità dei cittadini che accedono ai vari servizi, attingendo completamente ai loro dati: si tratta di dati anagrafici, dati fiscali, dati sanitari, ecc.
In questo mese di marzo del 2023, però, sarebbe in atto una vera e propria “Rivoluzione Spid”, visto che si vocifera che questo metodo di riconoscimento verrà presto sostituito. E la notizia sta scatenando parecchie polemiche tra i cittadini, visto quanto è stato complicato per loro ottenere le credenziali in questioni.
Molti hanno addirittura dovuto pagare per ottenerlo, senza il quale, ad esempio, non potevano accedere all’app IO o a Immuni, durante il periodo della pandemia. Ma vediamo perché tale strumento di identificazione digitale potrebbe essere presto sostituito e da cosa. L’obiettivo è quello di semplificare la vita di milioni di italiani.
SPID potrebbe essere presto sostituito dall’Identità Digitale Nazionale, con diversi obiettivi. Il primo fra tutti è quello di rendere più semplici le autenticazioni dei cittadini, che spesso, per poter usarlo, devono fare accesso a differenti piattaforme.
Ciò non agevola affatto, ad esempio, gli anziani che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia. Il secondo obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, proteggendo di più i loro dati.
E poi ancora diminuire i costi e migliorare l’assistenza ai cittadini. I servizi di assistenza, infatti, sono attualmente molto limitati dal fatto che sono gestiti da società private.
Ora il Governo vuole sostituire SPID con l’Identità Digitale Nazionale, che potrebbe essere adottata da oltre 33 milioni di cittadini. La sostituzione progressiva di SPID con l’Identità Digitale Nazionale potrebbe avvenire già nel corso del mese di aprile del 2023.
Questo perché, tra circa due mesi, scadranno le convenzioni di SPID. Le convenzioni in questione potrebbero essere prorogate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), ma il nostro Paese vorrebbe cogliere l’occasione della data di scadenza per cambiare il metodo in cui milioni di cittadini accedono ai servizi digitali.
Per il momento, non si conoscono tutti i dettagli relativi all’Identità Digitale Nazionale, ma è probabile che il primo passo sarebbe quello di accorpare SPID e CIE. Le due credenziali di accesso verrebbero unite in una sola modalità d’accesso ai servizi digitali nazionale, che semplificherà moltissimo la vita di milioni di italiani.
La soluzione è attualmente criticata da molti cittadini, mentre accolta positivamente da coloro che ritenevano SPID e CIE dei metodi piuttosto complessi con cui accedere ai servizi digitali nazionali.
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