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Fermi tutti. Roberto Benigni verso il Ballarò novità di Massimo Giannini a Rai 3. A lanciare la bomba è Il Fatto quotidiano, che oggi parla di un appuntamento d’eccezione in vista del debutto della nuova edizione del talk show targato ex vice direttore di Repubblica. Lo showman toscano arriverebbe in occasione della prima puntata, per ovviare all’assenza di Maurizio Crozza, passato in esclusiva a La 7 per il nuovo talk show DiMartedì condotto da Giovanni Floris. La sfida è servita: se fosse confermato, un colpaccio non da poco per Rai 3, che spera di annientare gli ascolti di Giova, “traslocato” sulla rete diretta da Urbano Cairo.
Come riporta nell’edizione odierna il quotidiano on line diretto da Peter Gomez, “Giannini arruolerà Benigni per la prima puntata“, anche se non va totalmente escluso un ritorno in pompa magna del comico sulla rete culturale del Servizio pubblico: “Potrebbe tornare – scrive il giornale – se l’esperimento dovesse funzionare“.
Solo ieri, infatti, è stato lo stesso conduttore a chiarire le alternative pensate per ovviare alla perdita della copertina settimanale di Maurizio Crozza a Rai 3. In sostanza, vedremo più di un comico alternarsi nel salotto politico per eccellenza: “Ci sarà più di un comico. Una rotazione virtuosa“.
Inizialmente, infatti, si era parlato di un solo comico – si era fatto il nome di Dario Vergassola – per rispondere a La 7. Probabilmente, con saggezza da Rai 3 hanno deciso di creare meccanismi di novità per la futura edizione che parte martedì 16 settembre. Tra le altre cose, infatti, alle 23.00 in punto ogni martedì andrà in onda un episodio di sette minuti della webserie con Filippo Timi, Il candidato, dai temi politici affini alla trasmissione tv.
A sostituire, invece, il sondaggista Nando Pagnoncelli (che ha debuttato lunedì 8 settembre nella nuova fascia quotidiana di Floris a La 7, 19e40, tra ascolti che procedono con affanno intorno ai 300.000 spettatori e che non raggiungono fino ad ora il 2% al giorno), ci sarà Alessandra Ghisleri, storica sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi, con i dati dell’istituto da lei presieduto Euroemedia Research.
Intanto, crea per certi versi perplessità l’eventuale scelta di Roberto Benigni a Ballarò: se è indubbio il successo del comico, il cui film La vita è bella ha ricevuto il premio Oscar nel 1999, d’altro canto alcuni dubbi sui soldi che la Rai ha versato in passato all’attore e comico toscano lasciano ancora più di una scia: quanto ha pagato il Servizio pubblico per la produzione delle nove puntata di Dante Firenze, soppresse da Rai 2 per gli ascolti bassi (2.5% di share) ottenuti dallo spettacolo? Quale sia il cachet per la prima puntata di Ballarò al momento non è dato sapere.