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Report, Benigni e le vie legali: Roberto Benigni ha diffidato Report, il programma di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci, dopo l’anticipazione televisiva dell’inchiesta giornalistica condotta dagli inviati sugli studios di Papigno, in provincia di Terni in Umbria; studios che sarebbero dovuti diventare la nuova Cinecittà se le vicende finanziarie non ne avessero travolto il bilancio, lasciando grandi debiti a Benigni e alla moglie Nicoletta Braschi. L’inchiesta di Report su Benigni è stata malvista dall’attore, che ha presentato la diffida nonostante l’anticipazione preannunciata nell’ultima puntata.
Roberto Benigni diffida Report per il servizio sugli studios di Papigno, dove l’attore e regista ha girato il film premio Oscar ‘La vita è bella’ e il successivo ‘Pinocchio’: stando alle ambizioni di Benigni e Nicoletta Braschi gli studi di Papigno, piccolo borgo umbro in provincia di Terni, sarebbero dovuti diventare un vero e proprio polo cinematografico per il Centro Italia. Sulla carta il progetto prevedeva che si chiamassero ‘Umbria Studios’ e che avrebbero addirittura affiancato Cinecittà, la città del cinema di Roma, per offrire location adeguate ai registi in cerca.
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Stando a quanto anticipato da Report e contestato nelle cifre dall’avvocato di Benigni Michele Gentiloni Silveri, nemmeno i fondi pubblici (europei, statali e locali) pari a circa 16 milioni di euro hanno potuto far crescere e sviluppare gli studios di Papigno, tanto che alla fine l’ultimo bilancio ufficiale ha presentato un passivo di ben 5 milioni di euro. Report riporta che nel 2005 Roberto Benigni e Nicoletta Braschi hanno ceduto gli studios di Papigno, rilevati dalla società Cinecittà Studios di Luigi Abete, Aurelio De Laurentiis e Andrea Della Valle che si è fatta carico anche dei debiti di Roberto Benigni. Ad oggi sono stati saldati dai Cinecittà Studios 3,9 milioni di euro dei 5 previsti del debito di Benigni e Braschi, mentre gli studios di Papigno versano in uno stato di totale abbandono: non vengono girati film da diverso tempo e secondo Report sono spariti anche 200 posti di lavoro che in un paese così piccolo sono l’ossatura dell’economia.
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Intervistato da Report, Roberto Benigni si è limitato soltanto ad una battuta: ‘Lei non sa quanti soldi ci ho perso’ ha detto Roberto Benigni a Report prima di chiudersi nel silenzio più totale. Intanto Cinecittà Studios, che ha rilevato gli studi di Papigno di Benigni, sta per tornare nelle mani pubbliche con tutti i debiti accumulati da Abete, De Laurentiis e Della Valle, cui si aggiunge l’ultimo milione e 100mila euro del debito di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi da loro assorbito.
La diffida di Benigni contro Report è già partita, gli avvocati del programma di Sigfrido Ranucci, erede di Milena Gabanelli, non hanno ancora fatto sapere come intendono muoversi. Ironia della sorte, riporta il Fatto Quotidiano, proprio Roberto Benigni era stato tra i primi firmatari per la petizione ‘Nessuno tocchi Report’ del 2011, quando la Rai dell’allora governo Berlusconi sembrava voler togliere la tutela legale alla trasmissione.