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Ritirata la patente a Roberto Benigni, proprio nel giorno del suo 64esimo compleanno. L’episodio è accaduto giovedì 27 ottobre a Roma, quando il premio Oscar per La Vita è Bella è stato fermato dagli agenti della polizia locale in zona Parioli mentre stava percorrendo una strada contromano con la sua automobile. Sembra che Benigni, per evitare una coda al semaforo, si sia spostato sulla corsia opposta, invadendola: la manovra non è però sfuggita ai vigili presenti sul posto che hanno contestato all’attore un ‘sorpasso contromano‘, procedendo alla relativa multa per guida pericolosa e al ritiro della patente con sospensione temporanea.
Secondo quanto riportano alcuni organi di stampa, tra cui Il Tempo, pare che Roberto Benigni non abbia preso bene la decisione dei vigili, ritenendo di non aver commesso alcuna infrazione. Ma gli agenti sono stati irremovibili e dopo una lunga discussione l’attore toscano non ha potuto fare altro che accettare la sanzione. Che dire, davvero un pessimo regalo di compleanno!
E dire che nelle ultime settimane le soddisfazioni per Benigni non erano mancate: prima la cena di gala alla Casa Bianca con Obama, Renzi e le altre ‘eccellenze italiane’, durante la quale aveva scherzato con la first lady americana (‘Sto cercando una casetta nell’orto di Michelle, le ho consigliato il cavolo nero perché lei non capisce molto di cavolo. E siccome io sono di origini contadine le ho consigliato il cavolo nero che cresce in Toscana’), poi il trionfale red carpet nella serata finale della Festa del Cinema di Roma, a cui ha partecipato come ospite d’onore.
Ancor prima però, se ricordate bene, c’erano state le polemiche per il suo endorsement a favore del Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, che aveva provocato un mare di critiche da parte dei sostenitori del No. Critiche dovute non tanto alla scelta di votare Sì (del resto ognuno vota come gli pare) ma al suo presunto voltafaccia dopo aver più volte ribadito in passato che quella italiana era la ‘Costituzione più bella del mondo‘, al punto da farci uno spettacolo televisivo.
Ma Benigni, nel corso di un’intervista trasmessa da Le Iene, ha respinto le accuse ricordando che le modifiche della Riforma Boschi, comunque ‘perfettibili’, riguardano soltanto la seconda parte della carta costituzionale che regola l’Ordinamento della Repubblica (ritenuta migliorabile già dagli stessi Padri Costituenti), mentre i 12 principi fondamentali, quelli che a suo parere rendono la nostra Costituzione la più bella al mondo, sono inviolabili e intoccabili e non saranno minimamente toccati dall’imminente consultazione referendaria, così come la parte prima che riguarda i ‘Diritti e Doveri dei cittadini’.