Il superboss di Ostia, Roberto Spada, è stato arrestato oggi a Civitavecchia per aver violato la misura di sorveglianza speciale.
L’arresto, eseguito dai carabinieri di Civitavecchia e di Ostia, arriva un giorno prima dell’udienza in Cassazione davanti alla quinta sezione penale dopo il processo di Appello bis nei confronti del clan Spada, che ha l’egemonia nel territorio di Ostia, a causa di un duplice omicidio avvenuto il 22 novembre del 2011. Da settembre Roberto Spada era stato assolto e i giudici avevano deciso per lui la pena di 10 anni per associazioni a delinquere, decidendo quindi che non è stato lui l’esecutore materiale degli omicidi.
Da settembre Roberto Spada era un uomo libero, infatti i giudici lo avevano scagionato da un’accusa di duplice omicidio, dove era implicato insieme a Ottavio Spada, altro esponente di spicco del clan criminale di stampo mafioso forse più famoso di Roma sud.
Oggi è stato arrestato a Civitavecchia, dove i carabinieri lo hanno beccato mentre si trovava in auto con la sua fidanzata, in evidente violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Roma.
A bloccarlo e identificarlo oggi pomeriggio sono state le forze dell’ordine di Civitavecchia e di Ostia. Presto verrà trasferito in carcere e la sua posizione potrebbe aggravarsi nuovamente dopo questo episodio. Proprio domani fra l’altro è prevista in Cassazione l’udienza nell’ambito del processo di Appello bis nei confronti degli Spada per il duplice omicidio che abbiamo citato poco fa.
È avvenuto nel 2011 e a morire furono due esponenti di un clan rivale, ovvero Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, una vera e propria esecuzione avvenuta al centro di Ostia fra le abitazioni di coloro che ne hanno davvero abbastanza che questa cittadina molto bella del litorale romano venga irrimediabilmente associata agli Spada. Roberto è nato proprio qui nel 1976, così come tutti i suoi degni compagni, ma nonostante il curriculum criminale non fu lui a uccidere i due quel giorno in via Forni, bensì il fratello Ottavio, che fu condannato all’ergastolo.
Roberto invece se la cavò con 10 anni per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Ritenuto il mandante e l’esecutore materiale del duplice omicidio di Galleoni e Antonini, Ottavio Spada sta scontando l’ergastolo, pena che i giudici hanno confermato nel settembre scorso.
In quello stesso processo Roberto venne assolto, fra l’altro era già condannato in via definitiva a sei anni per una testata data al giornalista Daniele Piervincenzi.
Loro che devono il potere acquisito grazie alla Banda della Magliana, che usava i componenti non solo di questa ma anche di altre famiglie zingare come i Casamonica, per sporchi lavori criminali.
Tutte le famiglie criminali di stampo mafioso che ormai stabilmente operano nella Capitale sono in qualche modo imparentate fra di loro, con matrimoni che uniscono nomi di spicco come i De Rosa, i Morelli, i Di Silvio, i Di Rocco, i Bevilacqua, gli Spinelli, i Di Colombi e appunto gli Spada, che hanno la loro vera origine nel territorio di Ostia.
Proprio nel centro della cittadina ci fu un terribile agguato e nel banco degli imputati, Roberto, Ottavio e Carmine Spada, che sono fratelli. I pm ricostruirono che l’assassino segnava l’inizio della scalata del clan sul litorale romano. Le vittime stavano lavorando alla ristrutturazione di un negozio quando vennero freddati, sebbene le agitazioni erano cominciate alcuni giorni prima con dei colpi sparati in quello stesso punto da un’auto in corsa.
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