Mancano poco meno di due mesi alle regionali nel Lazio e in Lombardia. Mentre per il successore di Attilio Fontana, i candidati (e le squadre) sono quasi tutti pronti, quelli che correranno per prendere il posto del dimissionario Nicola Zingaretti ancora non ci sono tutti, anzi, ce n’è solo uno: il suo assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Il prescelto del centrodestra sarebbe dovuto arrivare alla festa per i dieci anni di Fratelli d’Italia, ma non c’è stato alcun annuncio.
Oggi, però, qualcosa potrebbe cambiare perché, ha detto, la presidentessa del Consiglio e leader del primo partito in Italia, Giorgia Meloni, i nomi sul tavolo gli alleati li sanno già. E, se quanto dicono all’AdnKronos, in pole position ci sarebbe ancora il presidente della Croce rossa, Francesco Rocca, che avrebbe avuto il via libera anche da parte di Lega e Forza Italia. “Personalmente, resto e resterò convinto che i politici siano i più adatti a svolgere le funzioni tipiche della politica“, ha commentato Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato in quota azzurra.
Il 12 e il 13 febbraio, i cittadini della Lombardia e del Lazio sceglieranno il loro nuovo governatore. A due mesi di distanza, però, gli elettori laziali, a differenza di quelli lombardi, ancora non hanno chiaro chi sarà impegnato nella corsa per la Pisana. Per lo meno, non lo sanno quelli che potrebbero votare il MoVimento 5 stelle e Sinistra Italiana, che andrà avanti con lo stesso candidato, e non lo sanno quelli del centrodestra.
Se per Palazzo Lombardia, infatti, le alleanze e i nomi sono noti – la maggioranza di governo sosterrà il presidente uscente, Attilio Fontana, della Lega, il Partito democratico e i pentastellati appoggeranno Pierfrancesco Majorino, il terzo polo ha scelto Letizia Moratti -, le uniche cose che si sanno per le regionali nel Lazio sono che l’assessore alla Sanità uscente, Alessio D’Amato, ha ricevuto il beneplacito del suo schieramento, il Pd, e quello di Carlo Calenda e Matteo Renzi, e che Giuseppe Conte, appunto, non farà parte della coalizione.
Domani, un’ulteriore tessera del puzzle, verrà messa a posto, soprattutto per quanto riguarda il candidato del centrodestra, in cui il partito della presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni, metterà la sua bandierina. Oggi, la stessa premier, aveva detto ai cronisti che i nomi sul tavolo li aveva già presentati agli alleati, ma serviva ancora un confronto.
Ecco, nel corso di questo, l’AdnKronos ha appreso da fonti che l’alleanza avrebbe deciso di puntare sul nome di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, che avrebbe avuto il via libera anche dal Carroccio di Matteo Salvini e da Forza Italia di Silvio Berlusconi. A meno di clamorosi dietrofront – come sarà, forse, con il tetto all’obbligo del Pos – sarà quindi lui il prescelto da Meloni, anche se nella terna di Fratelli d’Italia ci sono (ancora) anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e l’eurodeputato di Ecr Nicola Procaccini.
Di vicepresidente in vicepresidente, alle indiscrezioni sul fatto che possa essere Rocca a guidare il centrodestra nel Lazio – e nella speranza che non si arrivi tardi così come è stato nel 2021 con la candidatura di Enrico Michetti per il Comune di Roma, ha risposto Maurizio Gasparri, il coordinatore romano di Forza Italia, ma anche uno dei numeri due di Ignazio La Russa a Palazzo Madama.
Per lui, sono “tutti rispettabili i nomi che circolano per la candidatura del centrodestra alla guida della Regione Lazio. Personalmente, resto e resterò convinto che i politici siano i più adatti a svolgere le funzioni tipiche della politica“, ha detto. E quindi, si potrebbe cambiare idea e puntare, invece, su un uomo diverso?
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