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Rocco Schiavone, dai libri di Manzini alla serie TV

Rocco Schiavone, il vicequestore di Polizia protagonista dei libri di Antonio Manzini, approda in TV, con una serie in onda dal 9 novembre 2016, per la regia di Michele Soavi. Il burbero poliziotto, personaggio molto amato del genere noir all’italiana, avrà il volto di Marco Giallini, noto al pubblico televisivo per il ruolo de ‘il Terribile’ in Romanzo Criminale – La serie e per la partecipazione a diversi film per il cinema, da Io, loro e Lara, di Carlo Verdone a Perfetti sconosciuti, di Paolo Genovesi. La serie, che sarà trasmessa in prima serata da Rai 2, è stata girata in Valle d’Aosta dove Schiavone si ritrova a lavorare, dopo essere stato trasferito da Roma a causa di un provvedimento disciplinare.

Rocco Schiavone, personaggio uscito dalla penna creativa di Antonio Manzini, sta per arrivare in TV, protagonista di una serie prodotta da Rai Fiction e Cross Production, che porta la firma alla sceneggiatura di Maurizio Careddu e dello stesso Manzini. L’idea arriva dal successo editoriale dei romanzi sul vicequestore romano che, come per Salvo Montalbano all’epoca, ha conquistato il cuore di milioni di lettori.
Dai sei romanzi di Manzini, dunque, scritti tutti tra il 2013 e il 2016, hanno preso forma sei puntate di cento minuti l’una, tratti sia da La pista nera, La costola di Adamo, Non è stagione, Era di maggio e 7-7-2007 (quest’ultimo, pubblicato da Sellerio, è stato uno dei libri più venduti dell’estate 2016) sia da Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, una raccolta di racconti pubblicata quest’anno, con protagonista il vicequestore quando ancora lavorava a Roma.

Chi è Rocco Schiavone

Romano, classe 1966, Rocco Schiavone – che in TV avrà il volto di Marco Giallini (nella foto) – si ritrova a fare il poliziotto più per dovere che per reale vocazione. Nato e cresciuto nel quartiere di Trastevere, è stato sempre circondato, fin dall’infanzia, da ladri e spacciatori. E’ burbero, saccente e piuttosto cinico e, nonostante il talento, ha un rapporto contrastante con il suo lavoro che se da una parte odia con tutte le sue forze, dall’altra si sente sopraffatto dalla voglia di giustizia che anima il suo cuore.
Il primo romanzo in cui compare è Pista nera, pubblicato da Sellerio nel 2013 e ambientato, come tutti gli altri, in Valle d’Aosta. In realtà, nei racconti contenuti in Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, troviamo il vicequestore di Polizia a lavoro nella sua città, dove dirige il commissariato Cristoforo Colombo dell’EUR prima di essere trasferito a Nord a causa di un provvedimento disciplinare – ha ridotto in fin di vita un delinquente seriale, figlio di un politico influente che vuole a tutti i costi fargliela pagare. Qui il vicequestore si ambienterà a fatica, un po’ per l’insofferenza con cui vive il suo lavoro, un po’ per via del clima al quale difficilmente riesce ad adeguarsi.

Antonio Manzini

Antonio Manzini (Roma, 1964), autore rivelazione del 2015, è, ancor prima che scrittore, attore, sceneggiatore e regista – a giugno scorso, infatti, è uscito Cristian e Palletta contro tutti, il primo film da lui diretto. Dopo aver recitato in film di successo – lo ricordiamo in Tutta colpa di Freud, di Paolo Genovesi – e in numerose serie TV – da Marcinelle a Casa famiglia 2, da Gialloparma a Vento di ponente – da qualche anno si dedica brillantemente anche alla scrittura. Definito vero e proprio caso letterario, a lui va il merito, a detta della critica, di aver rinnovato il genere poliziesco italiano poiché racconta la realtà in crisi del Belpaese puntando l’attenzione alle periferie e alla provincia.

La serie TV tratta dai suoi libri, e dedicata a Rocco Schiavone, pare gli sia molto piaciuta, ‘è stato fatto un bellissimo lavoro’, ha commentato, e Marco Giallini è perfetto nel ruolo di Schiavone, ‘gli somiglia, la prima volta che lo ho incontrato mi ha detto ”lo hai scritto pensando a me questo romanzo?”, non era così, ma lui se lo sente addosso per davvero questo personaggio’. Rocco Schiavone è un poliziotto un po’ insolito, ha un passato oscuro e un’etica che spesso non coincide con il ruolo che ricopre: insomma, è del tutto discorde dal commissario Moltalbano con il quale, è ovvio, il confronto è inevitabile. Per questo, la serie TV che Rai 2 si appresta a trasmettere sarà un po’ diversa rispetto alle altre, perché ‘Rocco è un personaggio particolare, ha spiegato ancora Manzini, si fa le canne e ruba’ e la serie che vedremo presto in TV ‘non vuole farsi amare a tutti i costi, le tematiche non sono proprio televisive e giustizia e legge non sempre combaciano’.

Caterina Padula

Giornalista pubblicista, appassionata di scrittura, mi occupo da anni di approfondimenti culturali e di informazione online. Da sempre lettrice accanita e curiosa, amo la musica, l'arte e tutto ciò che è natura.

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