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Rocco Siffredi si fa nuovamente testimonial di una campagna per i diritti degli animali promossa dall’Associazione Animalisti Italiani. Sempre in prima linea per la salvaguardia di tutti gli amici a 4 zampe, Siffredi non perde mai l’occasione di usare giochi di parole e allusioni alla sua carriera come attore di film per adulti. L’iniziativa più recente lanciata dalla Onlus riguarda, infatti, la richiesta di inasprimento delle punizioni per i maltrattamenti sugli animali, diffusa sul web grazie al testimonial d’eccezione con l’hashtag #penepiùdure. La violenza sugli animali è purtroppo ancora molto diffusa nel nostro paese e con questa petizione l’Associazione Animalisti Italiani punta a rivolgersi direttamente alle istituzioni.
A sostenere la causa dell’Associazione Animalisti Italiani interviene quindi Rocco Siffredi, che sul web sostiene l’hashtag #penepiùdure, mettendo la sua ben nota autoironia al servizio di una nobile causa. L’appello al governo è forte e chiaro: chi maltratta un animale deve pagare con la galera. La normativa attuale prevede pene dai 3 ai 18 mesi di carcere, ma la condanna è commutabile in una semplice multa che oscilla tra i 5mila e i 30mila euro. La petizione promossa da Siffredi chiede invece che sia eliminata la sanzione economica e che sia resa obbligatoria la galera per chi si macchia di crimini contro gli animali.
Mentre ci sono ancora coloro che invocano la depenalizzazione dei maltrattamenti sugli animali, l’Associazione Animalisti Italiani e Rocco Siffredi si rivolgono a cittadini e governanti, affinchè l’Italia si allinei con altri paesi europei quali Germania, Francia, Svezia e Svizzera, nei quali la violenza sugli animali è punita aspramente con il carcere. La petizione lanciata con l’hashtag #penepiùdure mira proprio a sensibilizzare in questa direzione e qualunque cittadino può aderire all’iniziativa andando sul sito della Onlus e riempiendo l’apposito form.
I doppi sensi e i giochi di parole di Rocco Siffredi sono quindi in questo caso utilizzati a fin di bene e non è la prima volta che l’ex divo dei film per adulti si espone per la causa animalista. Già quattro anni fa riscosse un ottimo successo la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di cani e gatti durante le vacanze estive, anche grazie all’ammiccante slogan ‘Ho sedotto e abbandonato ma non il mio cane‘. Il testimonial scelto per la nuova petizione dell’Associazione Animalisti Italiani è certamente azzeccato, ma riuscirà l’iniziativa a raggiungere le alte vette delle istituzioni governative? Nel frattempo l’estate si avvicina, portando con sé il sempre crescente pericolo di maltrattamenti e abbandoni.
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