Con Wimbledon 2017 fanno 19 Slam portati a casa da Roger Federer, tennista svizzero di 36 anni che non ne vuole sapere di appendere la racchetta al chiodo ma che anzi, come il vino, con gli anni pare migliorare. Superando in tre set Marin Cilic, l’elvetico ha vinto per l’ottava volta il torneo inglese sull’erba, considerato un vero e proprio campionato del mondo su questa superficie. Vediamo uno per uno i successi Slam di Federer.
Primo successo a Wimbledon datato 6 luglio 2003, vale a dire 14 anni fa. Roger Federer ha 21 anni e, in un’ora a 56′, si sbarazza di Mark Philippoussis: 7-6, 6-2, 7-6. E dire che quello con più esperienza è il secondo, che ha già disputato e perso una finale di uno Slam nel 1998, a Flushing Meadows contro Patrick Rafter. Federer, davanti ai palchi reali, non trema, non concede una palla break. Chiude con 50 colpi vincenti, 9 errori gratuiti e solo 6 punti persi sulla prima di servizio.
Roger Federer vince anche gli Australian Open, meno di un anno dopo Wimbledon. Batte Marat Safin 7-6, 6-4, 6-2 in 2 ore e 15 minuti. In semifinale, aveva superato Juan Carlos Ferrero, diventando il numero uno della classifica Atp. E’ il tie-break del primo set a spianare la strada all’elvetico per vincere contro Safin, dopo aver mancato due set point sul 6-5. L’anno dopo, in semifinale, ci sarà la rivincita di Safin che, in semifinale, supererà Federer, incapace di trasformare un match-point nel tie-break del quarto set.
Roger Federer torna sul luogo del delitto, confermandosi campione sull’erba di Wimbledon. Contro Andy Roddick concede il primo set in una finale di uno Slam: 4-6, 7-5, 7-6, 6-4 in 2 ore e 30 minuti. Per niente facile il successo di Roger, che parte ad handicap e, con una palla per il 5-0 nel secondo set, viene ripreso 4-4, prima del nuovo allungo. Roddick, nel terzo, si porta prima sul 2-1 e poi sul 4-2, ma arriva la pioggia, alleata dello svizzero. Nel quarto set, Federer salva 4 break point e poi strappa il servizio a Roddick, andando a fare il bis in terra inglese.
La prima volta agli Us Open per Roger. Superato Lleyton Hewitt per 6-0, 7-6, 6-0 in un’ora e 49′. Da una finale Slam dell’800 non accadeva che qualcuno vincesse una finale con due 6-0. Il primo set dura appena 18 minuti: 24 punti per Federer, 5 per Hewitt. Nel secondo set, sul 5-4, a Federer scappa il servizio, ma al tie-break fa festa. Il terzo set è una cavalcata.
Nel 2005, Roger Federer vince per la terza volta consecutiva Wimbledon. Di nuovo Andy Roddick sulla sua strada, liquidato 6-2, 7-6, 6-4 in un’ora e 41′. Nel primo set, lo svizzero perde un solo punto al servizio, nel secondo recupera un break, il terzo è subito in discesa. E’ il quinto Slam per Re Roger.
Seconda vittoria a Flushing Meadows. L’avversario è l’idolo di casa, André Agassi, ma non ce n’è per l’americano. Federer vince 6-3, 2-6, 7-6, 6-1 in 2 ore e 19 minuti. Da una parte c’è un 24enne, dall’altra un 34enne. Solo alla distanza, effettivamente, il più anziano lascerà decisamente strada all’avversario. New York applaude il secondo successo consecutivo dell’europeo. Che gioca con la testa.
Roger Federer fa il bis pure in Australia. In finale, supera 5-7, 7-5, 6-0, 6-2 in 2 ore e 46′ Marco Baghdatis. Non è un periodo facile per Roger, che a novembre ha perso con Nalbandian la finale del Masters per un problema alla caviglia. In finale, stringe i denti in Australia, pur andando sotto di un set contro il cipriota e di un break. Dallo 0-3, Roger recupera e non lascia più scampo a Baghdatis. Alla premiazione, dalle mani di Rod Laver, Federer piange.
Wimbledon è roba sua, ormai si è capito. In finale, supera il grande avversario Rafael Nadal per 6-0, 7-6, 6-7, 6-3 in 2 ore e 50′. E’ battaglia dura, a parte il primo set. La svolta, probabilmente, nel secondo set, quando lo spagnolo è 5-4 e va a servire per il match. Il tie-break al terzo, a favore del maiorchino, sarà solo un incidente di percorso.
Us Open: Roddick di nuovo finalista contro Federer. E sempre lo svizzero prevale: 6-2, 4-6, 7-5, 6-1 in 2 ore e 25′. A guardare l’incontro c’è anche Tiger Woods, grande tifoso di Roger. Dimostra ancora una volta, Re Roger, di essere bravissimo a mantenere la testa nella partita quando agli altri saltano un po’ i nervi.
Roger Federer è l’uomo per tutte le stagioni e per tutte le superfici in questo momento. Il cileno Fernando Gonzalez viene schiantato in 2 ore e 20 minuti: 7-6, 6-4, 6-4. E’ il decimo titolo dello Slam. Roger non perde un set in tutto il torneo. Gonzalez la sua occasione ce l’ha: 5-4 e 40-15, ma due set point divorati. Da qui, sparirà dal campo.
A Wimbledon ci sono due cose sicure: che prima o poi pioverà e che Roger Federer vincerà. Che battaglia con Nadal, piegato in cinque set e dopo 3 ore e 45′: 7-6, 4-6, 7-6, 2-6, 6-2. Federer eguaglia il record di Bjorn Borg in quella che sarà ricordata come una delle partite più belle, piena di colpi di scena. Ma con la bandierina svizzera per prima al traguardo. Primo set: 3-0 Federer, poi 3-3, al tie-break 5-2 Federer che chiude dopo 5 set point. Nel terzo set, Nadal per due volte è a due punti dal set, ma perde nettamente il tie-break. Nel quarto, Nadal va 3-0, nel quinto Federer salva 4 palle break.
New York parente stretto di Londra, nel senso che Roger Federer continua a vincere. Attenti all’avversario, Novak Djokovic, destinato per un po’ a togliere la leadership di dittatore allo svizzero. Qui, però, è Roger ad avere la meglio: 7-6, 7-6, 6-4 in 2 ore e 24′. Quarta accoppiata Wimbledon – Us Open. Djokovic è sempre avanti nel punteggio, ma puntualmente la spunta l’altro.
Us Open, Roger Federer batte Andy Murray 6-2, 7-5, 6-2 in un’ora e 51′. Pur avendo perso la prima posizione nel ranking, per la prima volta dal 2004, l’elvetico vince in 27′ il primo set. Nel secondo si fa recuperare un break e poi salva a sua volta 3 palle break, nel terzo passeggia.
Per essere immortale, prima o poi doveva arriva anche il Roland Garros, la terra parigina. Federer ce la fa nel 2009, superando in finale Robin Soderling per 6-1, 7-6, 6-4 in un’ora e 55′. Negli ottavi, lo svedese Soderling aveva fatto fuori Rafa Nadal. E’ una delle migliori partite della carriera di Re Roger, questa, sempre dominata. Anche nel tie-break, con quattro ace e il 7-1 finale.
Meno di un mese dopo, Wimbledon si colora ancora di rossocrociato. Chi c’è dall’altra parte? Naturalmente Andy Roddick, vinto 5-7, 7-6, 7-6, 3-6 e 16-14 dopo 4 ore e 16′. Infinita la partita. Sull’8-8 del quinto set, Federer salva due palle che manderebbero Roddick a servire per il match. Invece, l’americano è poi costretto a servire 10 volte per rimanere nel match, l’undicesima è fatale. Sesta vittoria a Wimbledon per Federer.
Niente da fare per Andy Murray agli Australian Open. Federer vince 6-3, 6-4, 7-6 in 2 ore e 41′. E’ la quarta affermazione da queste parti per l’elvetico, autentico dominatore del primo decennio del nuovo secolo nel mondo del tennis. Lo scozzese ci prova, ma anche lui sul più bello spreca. Cosa che non fa invece Roger.
In mezzo a un periodo non felicissimo, Roger Federer torna a vincere uno Slam, naturalmente a Wimbledon. Stesso finalista dell’ultima volta a Melbourne, Andy Murray, che può contare sul calore del pubblico. Ma Re Roger se ne infischia e vince 4-6, 7-5, 6-3, 6-4 in 3 ore e 24′. Per la prima volta, metà partita si gioca sotto il tetto del Centre Court chiuso. Di nuovo la pioggia fa il doppio con Roger: arriva lei, si chiude il campo e Federer alza la percentuale di prima, vince il terzo set e poi fa il break nel quarto.
Finito, sparito, fuori, ko. La gioventù è lontana. Quante se ne sono dette su Roger Federer, che ha tenuto duro e nel 2017 è tornato a far suo uno Slam, in Australia. Di fronte Rafa Nadal in un revival dal finale scontato: 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3 dopo 3 ore e 38′. Già contro Nishikori e Wawrinka, Roger ha vinto al quinto set, mica potrà farlo di nuovo? E’ vecchio… E invece, sul 4-3 del quinto mette a segno un splendido dritto lungolinea di controbalzo. Nell’ultimo game tiene finché l’occhio di falco non decreta il suo ritorno.
Siamo ai giorni nostri. Contro il gigante Marin Cilic, Federer vince facile: 6-3, 6-1, 6-4 in un’ora e 41′. E’ il diciannovesimo Slam. Una sola palla break salvata nel quarto game dell’incontro, poi 17 punti di fila sul servizio. Cilic piange, lamenta un dolore alla caviglia, cede. Un mese dopo il suo 36esimo compleanno, anche Re Roger piange guardando i due gemellini in tribuna.
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