Rogo alla Torre dei Moro: non ci sono state vittime, ma dietro l’accaduto si sono delineati degli scenari inquietanti. A processo 18 persone.
Durante l’incendio della Torre dei Moro non ci sono state vittime. Un evento miracoloso, a detta degli inquirenti, visto che il rogo avrebbe potuto provocare la morte di diverse persone, escludendo i due animali domestici che hanno perso la vita nell’accaduto. A processo sono finite 18 persone, che sarebbero coinvolte in scenari inquietanti.
Sono emersi scenari inquietanti dietro l’incendio della Torre dei Moro, che non ha provocato vittime umane, ma la morte di due animali domestici. Ben 18 persone sarebbero coinvolte nel caso con l’accusa di disastro colposo per l’incendio, di grandi dimensioni, che colpì il grattacielo, sito a Milano, il 29 agosto 2021 in un caldo pomeriggio d’estate.
I Pm hanno individuato, come responsabili, la società che si è occupata della realizzazione dell’edificio e, in particolare della posa de pannelli dei rivestimenti ideati per le facciate che sono risultati altamente infiammabili.
Nell’inchiesta, sono finiti anche due vigili del fuoco che, anni prima, precisamente nel 2011, elaborarono specifica certificazione antincendio. Sono state, dunque, violate le normative di sicurezza, secondo gli inquirenti e, per questo, intorno al caso si sarebbero svelati degli “scenari inquietanti”.
Come riferito dai pm, nella descrizione dettagliata dell’evento, il 29 agosto del 2021, l’incendio partì dal 15esimo piano dell’edificio, per poi propagarsi, con molta rapidità, agli altri piani dello stabile, attraverso le facciate esterne, per poi diffondersi negli appartamenti.
L’evento fu filmato dai passanti con gli smartphone: anche le vetture intorno al palazzo furono avvolte dalle fiamme che portarono allo sgretolamento e alla conseguente caduta dei rivestimenti dello stabile.
Ciò accadde, in quanto tali rivestimenti furono realizzati con materiali infiammabili, elemento non accertato nei fatti e certificato come a norma nel 2011. Furono utilizzati tali pannelli per risparmiare, economicamente, su tale installazione: una leggerezza che poteva costare la vita di molti condomini.
Gli inquirenti, in tal senso, hanno riferito che tali materiali hanno trasformato la Torre dei Mori in una vera e propria “torcia” a cielo aperto e che sono utilizzati anche in altri paesi – e non solo in Italia – per la realizzazione di edifici pubblici e privati.
Questo episodio, che – fortunatamente – non ha provocato vittime umane è da tenere ben presente, quale monito per le costruzioni che – di norma – non dovrebbero violare le regole di sicurezza previste dalla legge.
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