Prima la lite tra una coppia e un uomo, poi la spedizione punitiva. Al S. Camillo di Roma, in 25 si presentano per pestarli: tre i feriti.
La rissa era iniziata tra una coppia e un altro uomo, che stava armeggiando con i contatori del palazzo. Dopo la prima colluttazione, gli amici – addirittura in 25 – dell’uomo hanno raggiunto insieme a lui la coppia che intanto si era recata al pronto soccorso.
Roma, 25 persone aggrediscono una coppia al S. Camillo
Un giorno di ordinaria follia a Roma, all’ospedale S. Camillo. Quello che è successo a una coppia formata da un uomo di 42 anni e una donna di 41 anni infatti ha veramente dell’incredibile. I due, mentre si trovavano nei pressi della loro abitazione, hanno notato un rom avvicinarsi e poi intervenire sul contatore del palazzo.
Da lì il primo diverbio, visto che l’uomo non viveva in quella struttura e non aveva pare alcun diritto di armeggiare con il contatore. Il diverbio si è ben presto però trasformato in colluttazione, e tutti e tre i coinvolti nella lite sarebbero venuti alle mani.
La rissa ha portato la coppia, un romano e una donna rumena, a rivolgersi al pronto soccorso per curarsi dopo aver riportato alcune lievi ferite riportate. Ma proprio l’ospedale S. Camillo è diventato scenario della seconda aggressione.
Ad aspettare la coppia c’erano infatti ben 25 persone, mandate dal rom con cui avevano avuto a che fare poco prima.
Aggressione alS. Camillo, Alessio D’Amato: “Spedizione punitiva folle!”
La coppia dunque, dopo aver ricevuto le cure da parte dei sanitari del San Camillo, stava per abbandonare l’ospedale quando un’orda di persone li ha raggiunti insieme al rom precedentemente incontrato. Gli amici dell’uomo con cui i due avevano avuto uno screzio pochi minuti prima, si sono presentato in una sorta di spedizione punitiva, e hanno minacciato la coppia.
Ne sono seguiti attimi di panico, in cui il personale ha allertato le forze dell’ordine. L’uomo e la donna sono nuovamente venuti a contatto pericolosamente con l’uomo della rissa scaturita per il contatore, e con i suoi amici. La donna si trovava alle porte dell’ospedale, mentre il 42enne era ancora dentro il pronto soccorso.
Una volta arrivati i carabinieri i 25 si sono dati alla fuga, mentre tutti e tre sono rimasti in ospedale per ricevere le cure alle ferite riportate stavolta durante la seconda rissa. Una scena veramente assurda, commentata anche da Alessio D’Amato giunto a far visita al San Camillo.
L’assessore alla sanità della Regione Lazio ha parlato dell’episodio, definendolo un gesto folle. D’Amato ha fatto visita al personale sanitario, e ha denunciato una situazione di pericolo per la struttura e per i lavoratori al suo interno. L’assessore chiede il Daspo per questi aggressori, mentre le forze dell’Ordine sono al lavoro per il riconoscimento delle persone che si sono poi dileguate dopo la seconda lite.
Per i tre protagonisti nessuna grave conseguenza a livello fisico fortunatamente. La 41enne ha riportato ferite per una prognosi di guarigione di 10 giorni, mentre sono trenta i giorni per il 42enne e 7 per il rom.