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Cronaca

Roma, anarchici in presidio davanti al ministero della Salute contro il 41bis

Un gruppo di anarchici si è radunato nella serata di oggi a Roma, davanti al ministero della Salute per protestare contro il 41bis.

Roma, striscione anarchici davanti al ministero della Salute – Nanopress.it

“Alfredo libero” si legge nello striscione posizionato dagli anarchici davanti alla sede del ministero della Salute a Roma, sul lungotevere Ripa. I manifestanti, circa una cinquantina, hanno chiesto ancora una volta la scarcerazione di Alfredo Cospito, urlando slogan contro il 41bis: “E’ contro la Costituzione”.

Roma, anarchici ancora in corteo: “Alfredo libero”

Un altro corteo di anarchici a Roma, dopo i disordini di sabato 28 gennaio. Stavolta, a differenza della scorsa manifestazione, il gruppo si è limitato ad esporre uno striscione per effettuare un sit in davanti al mistero della Salute.

A Piazza Trilussa sabato diversi anarchici si erano scontrati con la polizia, ferendo un agente e lanciando tavoli e sedie contro la polizia in antisommossa, facendo paura a turisti e giovani e mettendo un intero quartiere a soqquadro. Di notte era arrivato anche il lancio di una molotov presso un commissariato della Capitale, ma la manifestazione di oggi è risultata ben diversa da quella della scorsa notte, nonostante Trastevere si sia ancora una volta riversato nel caos.

Nessuno scontro, ma un sit in come detto, sul lungotevere Ripa di Roma proprio davanti al ministero della Salute. Lo striscione esposto dagli anarchici recitava come sempre la scritta riferita a Cospito: “Alfredo libero, tutti liberi, no 41bis“. L’anarchico si trova infatti al suo giorno numero 105 di sciopero della fame contro il carcere duro, e diversi gruppi in tutta Italia stanno esprimendo la loro solidarietà.

Adesso Cospito è stato trasferito nel penitenziario di Milano, dopo aver scontato oltre 10 anni al carcere Bancali di Sassari per aver gambizzato Roberto Adinolfi, a causa delle sue precarie condizioni di salute. Le accuse di strage nei suoi confronti sono relative all’attacco presso la scuola degli allievi dei carabinieri di Fossano, nel 2006, per aver piazzato due ordigni esplosivi.

Dopo quanto successo lo scorso weekend a Roma la polizia si è schierata ancora una volta in postazione antisommossa, e il transito ai veicoli è stato chiuso per motivi di sicurezza. Una decisione, quella di chiudere il traffico tra ponte Garibaldi e Porta Portese verso ponte Palatino che ha causato interruzioni della normale viabilità ai residenti e ritardi consistenti ai servizi pubblici.

Cospito, bagarre alla Camera: Scarpinato chiede le dimissioni di Nordio

Intanto proseguono le polemiche alla Camera dopo la visita della delegazione del Pd ad Alfredo Cospito e i gravi commenti di Donzelli. Una serie di botte e risposte tra parlamentari ha portato Donzelli a delle gravi accuse nei confronti del partito democratico, di aver aperto una voragine alla mafia secondo il senatore di Fratelli d’Italia perché la sinistra avrebbe trasformato la visita in una conferenza stampa.

Il Pd ci ha tenuto a far sapere inoltre che tutte le forze all’opposizione hanno dato la loro approvazione, e che solo FdI è intervenuta in appoggio a Donzelli.

Roma, striscione anarchici lungotevere – Nanopress.it

Scarpinato intanto attacca duramente Nordio, colpevole secondo il senatore del Movimento Cinque Stelle di non essere in grado di svolgere il suo ruolo. Secondo il pentastellato infatti la fuga di notizie relativa alle indagini riguardanti un possibile coinvolgimento della mafia per strumentalizzare il caso Cospito a sfavore del 41bis sarebbero state usate per alimentare odio tra opposizione e maggioranza, compromettendo dunque le indagini stesse.

Per di più Donzelli racconta a tutta la nazione che ci sono contatti tra mafiosi e Cospito compromettendo definitivamente le indagini e tutto questo per scopi di lotta politica e per screditare i parlamentari“, commenta Scarpinato, che chiede le dimissioni di Nordio: “Non è in grado di evitare le fughe di notizie dopo che era stato promesso il rigore per giorni e giorni. La una fuga di notizie è rilevantissima e compromette le indagini della magistratura su possibili interventi di mafiosi”.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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