[didascalia fornitore=”altro”]Foto Pixabay[/didascalia]
Roma è stata teatro della rivolta di un gruppo di anziani stanchi di attendere che il loro centro di ritrovo venisse riaperto, dopo la chiusura da parte del XV Municipio per inagibilità. Si sono armati di coraggio e utensili vari e hanno forzato i lucchetti: i rivoluzionari nonni romani si sono ripresi il ‘proprio’ centro occupandolo con la forza. ‘È il primo caso, credo, in Italia, di un centro anziani occupato dagli stessi anziani’, ha detto a Repubblica uno degli iscritti al centro sociale.
Non solo, il gruppo di anziani ha celebrato la riconquista (abusiva) del centro con tanto di striscione di 20 metri, in perfetto stile occupazione scolastica. Dal 22 maggio scorso, i circa 3000 tesserati non avevano più potuto ballare, giocare a carte o a bocce tutti insieme, di punto in bianco sono stati messi alla porta e loro non avendo più un posto dove incontrarsi hanno deciso di forzare la serratura e riprendersi l’amato centro. ‘Non ce ne andremo fino a quando non sarà trovata una soluzione’, hanno dichiarato gli occupanti.
Il presidente del centro anziani oggetto del contendere, Giuseppe Betulia, ha dichiarato a Roma Today: ‘Vogliamo che il Municipio XV invii in sopralluogo dei tecnici, insieme ai nostri, per autorizzarci ad effettuare, ancora a nostre spese, dei lavori che possano rendere la tensostruttura agibile e migliore. Tutto questo in attesa della consegna del centro di via San Felice Circeo. Non ci sembra di chiedere la luna, anzi’. Per il momento non è chiaro se le autorità locali abbiano intenzione di sgomberare il centro e i suoi occupanti.
Gli anziani iscritti avevano già provato a opporsi alla chiusura del centro, dopo che era stato dichiarato inagibile. Avevano persino pagato alcuni piccoli lavori di ristrutturazione come l’installazione di un nuovo impianto elettrico e di un condizionatore, ma non erano stati sufficienti a garantirne l’agibilità. La struttura in effetti è messa piuttosto male e in teoria dovrebbe essere nel breve termine rimpiazzata da un nuovo centro da 200mila euro situato in via San Felice Circeo. I lavori sono iniziati nel 2011 ma non sono mai terminati. Nella zona al momento non esiste altro posto in cui i nonnini romani possano ritrovarsi per trascorrere del tempo in compagnia.
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