E’ stato aperto un fascicolo d’indagine dopo le scritte contro il Presidente del Senato Ignazio, comparse in varie parti di Roma dopo la sua elezione.
La Procura ha aperto un’indagine, per minacce e oltraggio a Corpo Politico. In questo momento si starebbero visionando le immagini di video sorveglianza. Nelle scorse ore comparsa un’altra minaccia nei contorni di Ignazio La Russa, sempre a Roma, in zona Tropignattara.
Lo scorso venerdì l’elezione di La Russa, mentre sabato Roma si era risvegliata imbrattata tra insulti e minacce al neopresidente del Senato.
Il primo messaggio era arrivato sul ponte che collega il rione Monti al Colosseo, il ponte degli Annibaldi, con uno striscione da stadio che recitava “Benvenuto presidente La Russa (capovolto), la resistenza continua”. Un chiaro riferimento alla lotta contro il neofascista che ha generato grandi malcontenti anche nell’opinione pubblica.
Ma tali minacce sono state subito condannate da parte di tutti i vertici del nuovo governo, compresi quelli dell’opposizione, ovviamente. Dopo lo striscione, nella mattinata di sabato era comparsa un’altra scritta, in zona Garbatella nella sede di Fratelli d’Italia, ed ex sede del Movimento Sociale frequentata da importanti esponenti di FdI, con una stella a cinque punte e una sigla, Antifa.
Adesso è stato avviato un fascicolo, dopo le informative trasmesse in Procura da parte della Digos e da parte dei Carabinieri. Avviato un procedimento a cui farà capo Michele Prestipino, e al quale si procederà per minacce e oltraggio a Corpo Politico.
Una situazione che, preoccupazione per ideologie dubbie a parte, è sfociata nell’odio. E adesso anche nelle minacce più esplicite. Si, perché continua a Roma le prese di posizione radicali. Stavolta, oltre i messaggi già citati del ponte al Colosseo e della sede di Garbatella, altre scritte sono comparse in zona di Torpignattara, sul muro antico dell’acquedotto romano di Vigne Alessandrine.
Una scritta: “Speriamo che tu muoia La Russa”, firmata con la “A” di anarchici, che è comparsa lo scorso lunedì tra via Ettore Rota e via dell’Acquedotto Alessandrino. Le mura storiche inoltre sono state imbrattate.
Un altro messaggio di odio dopo quello comparso a Garbatella: “La Russa, Garbatella ti schifa”, e dopo lo striscione del Colosseo, ma al momento da quanto si apprende pare che la Procura non abbia aperto un ulteriore indagine per questo murales comparso lo scorso 16 ottobre a Torpignattara, e che li indagini riguardino solamente i primi due episodi.
Non è chiaro agli inquirenti ancora chi possa aver compiuto tali gesti, anche se in questo momento si stanno controllando le telecamere di video sorveglianza della zona. I filmati sono già stati acquisiti dalle forze dell’ordine, e le immagini potrebbero in queste ore mostrare il responsabile.
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