Rilasciati due soggetti della “banda del buco” che avrebbero scavato un tunnel sotto le strade di Roma per compiere un furto in banca.
Sono state rimesse in libertà due delle persone fermate dalla polizia nell’ambito delle indagini sulla costruzione di un tunnel abusivo in via Innocenzo XI, a Roma. I due soggetti erano stati arrestati dopo il crollo della galleria artigianale che stavano costruendo, presuntamente, per raggiungere il caveau di una banca.
Mario Mazza (57 anni), e Antonio Pinto (46), di origini napoletane, erano stati arrestati giovedì per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni pubblici. I due farebbero parte di quella che è stata soprannominata “la banda del buco” insieme ad altri due individui romani. L’ipotesi di reato è che i quattro stessero organizzando un colpo criminale ai danni di una banca del quartiere Aurelio, che volevano raggiungere scavando un tunnel sotterraneo.
Qualcosa non è andato come pianificato e il manto stradale ha ceduto seppellendo uno dei quattro malcapitati. La versione dei due napoletani arrestati, è che stavano “passando li lì per caso” quando hanno sentito qualcuno gridare aiuto nel tunnel, hanno avuto paura e si sono allontanati. Fermati da un’auto civetta dei carabinieri, dopo un tentativo di fuga, sono stati arrestati. Mazza e Pinto sono stati processati per direttissima e ascoltati dal giudice che ha stabilito la convalida dell’arresto, ma il rilascio in libertà.
Al momento, gli elementi contro i quattro sospettati hanno tutti gli ingredienti per la sceneggiatura di un buon film, ma non sono ancora sufficienti per stabilire quale sia il vero progetto criminale pianificato. Tuttavia, non si allontanano i sospetti sul gruppo di persone coinvolte che avrebbero precedenti penali per furto. Uno dei quattro, è rimasto gravemente ferito nel crollo del tunnel. Rimasto sepolto da oltre sei metri di materiali e terra, sono state necessarie diverse ore di lavoro dei pompieri per riuscire a portarlo in superficie. L’uomo è attualmente piantonato nella camera dell’ospedale dove è stato ricoverato con prognosi riservata.
Nei prossimi giorni si procederà ad ascoltare il proprietario del locale commerciale vuoto da dove è iniziato lo scavo. E con le indagini si cercherà di capire quante sono le persone coinvolte nello strano caso del buco di Roma. Comunque, l’ipotesi di un furto in banca rimane quella preferita dagli investigatori.
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