Il garante delle persone private e delle libertà ha denunciato alla Procura di Roma la presenza di una cella nel carcere di Regina Coeli, che violava i diritti umani e di dignità del detenuto che ci abitava.
All’interno della cella incriminata, destinata ai detenuti che tentano il suicidio, il garante ha riscontrato un materasso anti suicidio poggiato a terra, un’enorme quantità di formiche intorno a piatti sporchi, al posto delle lenzuola, a ricoprire il letto, dei semplici fogli di giornale, scarico e lavandino intasati.
Infine l’unica finestra disponibile appariva completamente sigillata, in modo da non passare neanche un filo d’aria e da rendere la temperatura all’interno della cella insopportabile.
Il garante ha dunque deciso di denunciare la situazione alla Procura di Roma per violazione dei diritti umani del detenuto.
Il degrado della cella del carcere di Roma
Il garante delle persone private e delle libertà ha dunque riscontrato una situazione degradante ai limiti del vivibili all’interno di una delle celle del carcere di Roma, Regina Coeli.
All’interno del rapporto redatto il 18 luglio, il garante ha specificato che la cella si trovava in condizioni di “totale degrado strutturale”, mancanza di igiene e salubrità. Tanto da ritenere che la permanenza di una persona al suo interno leda gravemente la sua dignità umana e i suoi diritti essenziali.
La cella come è stato descritto precedentemente si trovava in uno stato spaventoso e del tutto disumano.
Il detenuto, che si trovava li per aver tentato il suicidio, non aveva accesso all’aria aperta e alle docce ormai da giorni, inoltre era costretto ad utilizzare i piatti sporchi di plastica per prendere l’acqua dal lavandino e utilizzarla poi per scaricare il water.
Secondo il garante poi, il gesto che avrebbe costretto il detenuto ad essere sistemato all’interno di quella cella sarebbe quello di essersi messo un lenzuolo al collo davanti ad un comandante a un commissario.
Gesto che agli occhi del garante sembra più una protesta che un effettivo tentato suicidio.
I diritti dei detenuti
Ogni ordinamento penitenziario prevede una serie di diritti nei confronti dei detenuti che devono necessariamente essere rispettati. Tra questi vi è il diritto di permanere all’aperto almeno per due ore al giorno, il diritto ad un’alimentazione sana e adeguata alle proprie condizioni.
Ancora il diritto ad avere un vestiario pulito, e lo stesso vale per la biancheria del letto. Altro diritto importante che spetta ad ogni detenuto è quello di vivere all’interno di una cella pulita, che rispetta le condizioni di igiene e vivibilità.
Il rispetto dei diritti sopraelencati è fondamentale in quanto garantisce un trattamento e una permanenza adeguata a tutti i detenuti. Soprattutto perché molto spesso si tende a considerarli come animali, ledendo ogni tipo di dignità e principio umano.