Dopo la morte di una maestra 52enne per meningite è scattato l’allarme nella zona della Garbatella a Roma. Secondo quanto riportano alcuni quotidiani l’insegnante della scuola elementare ‘Cesare Battisti’ aveva lavorato fino a giovedì 22 dicembre. Poi, sentendosi male, era stata portata al San Giovanni e poi al Policlinico Gemelli della Capitale, dove infine è morta lunedì, il giorno di Santo Stefano. Causa del decesso, come accennato, è stata una meningite fulminante. La donna era stata a contatto con decine di alunni e per questo la scuola ha deciso di inviare ai genitori una mail della Asl RmC con l’invito a sottoporre i figli alla profilassi antibiotica contro la meningite meningococcica.
La meningite che ha causato la morte di una insegnante a Roma è una forma che non si trasmette da persona a persona. Lo fa sapere la Regione Lazio in un nota in cui spiega che, “effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona”.
Dall’ospedale rendono noto che ci sono in corso approfondimenti sulla causa di morte della maestra. Il corpo dell’insegnante è stato sottoposto ad autopsia, perché non c’è ancora certezza se si sia trattato di un caso di meningite B o C.
La Asl, venuta a conoscenza del caso di ‘Meningite Batterica di n.d.d.’, il 27 dicembre ha inviato questa email ai genitori in cui si legge che “Presi contatti telefonici con i rispettivi Laboratori di Microbiologia dei suddetti ospedali, è stata consigliata la profilassi antibiotica indicata per la Meningite Meningococcica, già praticata dal personale sanitario e dai familiari della paziente”.
“Si raccomanda, perciò, previo consulto con il medico curante o pediatra – si legge ancora – l’assunzione per gli adulti, che abbiano avuto contatti stretti in un luogo chiuso per più ore al giorno con la professoressa (deceduta, ndr) di una cpr di Ciprofloxacina 500 mg. e l’assunzione di Rifampicina 600 mg. 1 cpr due volte al dì per due giorni per gli alunni della classe dove insegnava la suddetta docente”.
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