I minorenni coinvolti nel pestaggio avvenuto a Roma ai danni di un disabile rischiano di andare a processo.
I fatti avvennero fuori dalla stazione della metropolitana Piramide, nella zona di via Ostiense.
Episodi del genere non dovrebbero mai accadere ma purtroppo spesso l’ignoranza la fa da padrone e quando i ragazzi fanno gruppo, può succedere di tutto.
È proprio quello che è avvenuto nel maggio dell’anno scorso, quando un 17enne disabile venne picchiato selvaggiamente a Roma da un branco di coetanei.
Tutti contro uno, in una situazione ai limiti del normale in cui una persona fragile viene presa di mira, derisa e aggredita.
Secondo quanto venne accertato dalle indagini condotte in merito, il ragazzo sarebbe stato attirato nella trappola dalla fidanzata di uno degli aggressori.
L’adolescente in questione è ritenuto l’organizzatore del raid, dal momento che sosteneva che il 17enne mandasse messaggi inopportuni alla giovane.
Quindi, da qui l’idea di punirlo proprio tramite lei, che lo ha contattato dandogli un appuntamento nei pressi della stazione della metropolitana Piramide.
Quando è arrivato sul luogo però ha trovato un gruppo di 5 persone che si è scagliato violentemente contro di lui sotto gli occhi della ragazza, che non ha fatto nulla per aiutarlo.
Un terribile piano premeditato sfociato in un’aggressione ripresa in un video che poi è stato postato sui social e scambiato in chat.
Gli inquirenti rintracciarono subito i colpevoli, ossia una banda di minorenni chiamata ‘Banda 18’, che operava in zona Garbatella.
La loro bravata non passò inosservata e attirarono non solo le attenzioni delle forze dell’ordine ma anche di altre gang che si schierarono a favore del malcapitato protagonista e giurarono vendetta.
Nel corso delle indagini vennero sequestrati i cellulari e da qui è emerso un mondo fatto di minacce, violenze e anche tentativi di estorsione.
In queste ore, la Procura ha proceduto alla chiusura delle indagini presso il Tribunale dei Minori con le accuse di lesioni aggravate da motivi abietti e aggravante della crudeltà.
Scatterà quindi il processo a carico di quelli che all’epoca dei fatti erano 15enni e hanno pestato crudelmente una persona down, mandandola in ospedale.
I giovani sono difesi da diversi avvocati e non erano nuovi agli inquirenti, infatti erano i responsabili di una rissa avvenuta poco prima a Villa Borghese contro una banda di Roma Nord, la stessa che ha giurato loro vendetta per aver picchiato una persona down.
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