Federica Stiffi è morta venerdì notte all’improvviso per uno shock anafilattico, dopo aver bevuto alcuni shot di Baileys e latte di cocco. Aveva 16 anni e fino a qualche minuto prima si stava divertendo insieme ai suoi amici, al bar MB e al Meet di piazzale Gardenie a Centocelle, Roma. I baristi sapevano che la ragazza era allergica al lattosio, ma l’avevano rassicurata che non era contenuto nei suoi drink. Eppure intorno alle 23.00 Federica ha iniziato a non respirare. L’intervento dei soccorritori non è stato sufficiente a salvarle la vita.
Il titolare del bar MB, Andrea, intervistato da Repubblica, ha dichiarato: ‘Da quello che mi hanno raccontato la ragazza, che ricordo molto bene perché qui veniva spesso, è stata fatta stendere lì nel piazzale e dopo mezz’ora da quando l’avevano chiamata è arrivata la prima macchina medica a prestarle soccorso. L’ambulanza invece è arrivata dopo 45 minuti’.
Una volta sopraggiunti, i volontari del 118 si sono subito attivati per salvare Federica, le hanno somministrato del Bentelan, ma una volta arrivata in ospedale è deceduta.
Sulla tragica vicenda è stata aperta un’inchiesta per volontà della procura di Roma. I baristi sono stati inseriti nel registro degli indagati per omicidio colposo. I Carabinieri hanno sequestrato bottiglie e bicchierini dai due bar in cui Federica è stata nella sera della sua scomparsa.
La panchina nel piazzale delle Gardenie, a Centocelle, dove Federica è morta ora è ricoperta di mazzi di fiori e scritte: ‘Insegna agli angeli a giocare a pallavolo’; ‘sorridi anche lassù’; ‘piccola stella non smettere di brillare mai’, sono solo alcuni dei messaggi rivolti alla ragazza.
La mamma della 16enne è sotto shock per l’improvvisa e prematura perdita della figlia. Il padre, a stento, ha detto: ‘Non riusciamo a parlare, a dire nulla. Non ci riprenderemo mai da questo dolore, mai’.
Anche gli amici sono sconvolti dall’accaduto. Una compagna di classe di Federica ha dichiarato: ‘Aveva la passione per la pallavolo, il beach volley in particolare ed era patita dei Negramaro e i Maneskin. Queste erano le sue vere passioni e poi la matematica e le scienze. Era la numero uno, bravissima, un genio. Noi la chiamavamo la stella’.
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