Alla fine l’avviso di garanzia per presunti reati ambientali è arrivato e l’assessore all’Ambiente di Roma Paola Muraro si è dimessa. La Virginia Raggi ha accettato le dimissioni e ha assunto le deleghe all’Ambiente. Arriva così a una svolta la vicenda che aveva messo in imbarazzo la sindaca poche settimane dopo il suo insediamento in Campidoglio.
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Le polemiche erano divampate perché la Raggi aveva ammesso di essere a conoscenza dell’indagine da luglio ma lo aveva comunicato pubblicamente in commissione eco-mafie solo a settembre. Inoltre non aveva preteso le dimissioni dell’assessore in quanto non era ancora arrivato l’avviso di garanzia. “Appena avremo maggiori informazioni prenderemo provvedimenti”, aveva ripetuto più volte la prima cittadina. La posizione garantista aveva provocato però più di un mal di pancia all’interno del Movimento 5 Stelle e suscitato feroci reazioni nell’opposizione.
Le dimissioni della Muraro sono arrivate il 12 dicembre, in piena notte, con una sua nota ufficiale: “Oggi, tramite il mio legale, la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente. Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre. Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”.
Immediata la risposta della sindaca Raggi attraverso un video postato su Facebook: “Ho appena finito una riunione di maggioranza. Ho comunicato ai miei consiglieri di aver accettato le dimissioni dell’assessore Paola Muraro. La stessa mi ha comunicato infatti di aver ricevuto da poco un avviso di garanzia per presunte violazioni del testo unico ambientale. Non sono entrata nel merito dell’avviso, ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale. Ritengo importante infatti dare continuità all’azione amministrativa sia nel risanamento di Ama che nel rilancio di tutto il settore ambientale”.
