Sara Bosco aveva appena 16 anni, era scappata domenica da una comunità di recupero per tossicodipendenti alle porte di Perugia. La ragazza è stata trovata morta in un area dismessa di uno dei padiglioni dell’ospedale Forlanini di Roma nel quartiere Monteverde. Sara sarebbe morta per overdose, ma il pm indaga per istigazione al suicidio. La ragazza aveva scritto un sms a un’amica in cui confessava di volersi togliere la vita.
Il corpo di Sara è stato trovato dalla mamma nel padiglione dell’ospedale chiuso lo scorso giugno e divenuto una sorta di piazza abusiva, ritrovo di clochard e tossicodipendenti.
Sara era ospite di una comunità di Perugia dal 5 maggio scorso, ma è scappata per raggiungere la madre che viveva nel padiglione dismesso dell’ospedale di Roma.
La ragazza è morta dopo un ultima e fatale dose di eroina, i medici che qualcuno aveva chiamato per rianimarla non hanno potuto fare nulla per Sara.
La Procura di Roma ha chiarito: “Aspettiamo i risultati dell’autopsia” e ha aggiunto: “Le prossime ore saranno decisive per capire cosa sia accaduto. Sono ancora molti gli interrogativi a cui rispondere”, tra cui, dove Sara ha acquistato la dose e come sia possibile che la situazione all’interno dell’ospedale Forlanini sia così degradata.
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