Ieri a Roma si è verificato un episodio che ha lasciato perplessa inzialmente la vittima che, dopo lo spavento, si è recata al pronto soccorso. Un uomo l’ha punta alla schiena presumibilmente con una piccola siringa e si è dato alla fuga, ma la donna è riuscita a filmarlo mentre si dileguava tra la folla.
Proprio grazie al video della donna gli inquirenti sono stati in grado, dopo attente verifiche, di rintracciare il 42enne che è stato sentito dalle forze dell’ordine in merito all’accaduto. L’episodio ha lasciato i cittadini amareggiati e la preoccupazione per la violenza nella quotidianità che sta degenerando nel centro città.
Una donna si trovava ieri in centro a Roma a pochi passi da via Del Corso e più precisamente in via Brunetti e mentre si è piegata per togliere la catena alla bici è accaduto un episodio scioccante. Si è sentita improvvisamente pungere sulla schiena da qualcosa che sicuramente aveva un ago e quindi presumibilmente da una siringa. Ha visto l’uomo che procedendo nel suo percorso si accingeva anche a fare episodi di vandalismo in strada.
Dopo aver superato lo spavento e lo sgomento la vittima 40enne è salita in sella alla bici e ha seguito il malvivente avendo la prontezza di filmarlo con il cellulare. Lui si è accorto della donna e si è dileguato velocemente tra la folla per far perdere le sue tracce.
La donna ha poi chiamato le forze dell’ordine per denunciare l’aggressione subita e ha chiesto di eseguire l’iter sanitario che si effettua in caso di puntura ovvero i classici test HIV, epatite e altre malattie trasmissibili mediante puntura. L’uomo è stato individuato grazie al filmato della vittima.
La donna punta dalla siringa ha avuto la prontezza di filmare e ha così fornito una prova essenziale nell’individuare il suo stesso aggressore. I Carabinieri della Stazione di Roma Parioli che, coordinati dal Comando Provinciale dell’Arma grazie alle immagini hanno setacciato il territorio ma anche le telecamere di videosorveglianza dei locali presenti in zona.
L’uomo, come rivelato da La Repubblica, ha già dei precedenti penali e la sua posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. Sembra che si tratti di un episodio isolato che non abbia a che fare con un fenomeno che ha generato molta preoccupazione in altri paesi europei chiamando needle spiking, dove le donne vengono punte, spesso in ambienti della movida, con siringhe contenenti droga. Lo scopo può essere differente, dalla violenza alla rapina.
La vittima si chiama Livia Cascarano, attrice di teatro, ed è rimasta sconvolta dall’accaduto. Ha spiegato in una dichiarazione rilasciata a Repubblica che: “Mi sono abbassata per togliere la catena e mi si è alzata la giacca sulla schiena. All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi”.
Ha raccontato poi dei momenti successivi l’accaduto rivelando che: “Mentre camminava, ad esempio, ha aperto uno sportello di una cabina della luce. Da via Fontanelle poi è arrivato a via del Babbuino. Dopo è entrato e uscito dal bar Canova. A quel punto ho pensato che poteva fare del male a qualcun altro e ho iniziato a riprenderlo con il cellulare, però mi tremava la mano” e sottolinea poi: “Non ho avuto alcun malore. In ospedale non hanno voluto farmi un prelievo di sangue perché mi hanno trovata in buone condizioni. Era appena passata un’ora”.
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