Nella notte di ieri, durante la manifestazione degli anarchici a Roma nel quartiere Trastevere è stata lanciata una molotov contro un commissariato.
Nella notte, dopo che gli scontri a Trastevere erano stati sedati dagli agenti antisommossa, alcuni anarchici hanno lanciato una molotov verso il distretto di polizia Prenestino. L’attacco potrebbe essere legato proprio alla manifestazione degli anarchici avvenuti nella serata di ieri nella capitale. Si aggravano le condizioni di salute di Alfredo Cospito a causa dello sciopero della fame: possibile escalation delle proteste nei prossimi giorni.
Dopo il lancio della molotov il fuoco è stato subito spento, e al commissariato non si sono registrati danni ne a cose ne a persone. I fatti risalgono alle 2:00 della notte tra il 28 e il 29 gennaio; pare che un gruppo di anarchici si sia recato presso il distretto di Prenestino a Roma, lanciato una molotov come segno di intimidazione verso le forze dell’ordine. Un gesto quasi sicuramente legato ai disordini e agli scontri che nella serata di ieri hanno scosso la capitale.
Le proteste degli anarchici, scesi in piazza Trilussa in favore di Alfredo Cospito e contro il carcere duro e il 41 bis, erano state infatti sedate dalla polizia che si era schierata nel quartiere popolare romano in assetto antisommossa. Gli scontri sono iniziati intorno alle 21:00 quando Trastevere stava iniziando a riempirsi di persone, come sempre il sabato sera essendo uno dei luoghi della movida romana.
Proprio nel cuore del quartiere dunque gli anarchici hanno iniziato la manifestazione con cori a favore di Cospito: “Fuori Alfredo dal 41 bis!” e provando a infrangere la barriera eretta dalla polizia lanciando oggetti verso gli agenti, che con una piccola carica hanno ristabilito l’ordine. Un poliziotto è stato ferito alla testa, in maniera lieve fortunatamente. In uno dei video sugli scontri che stanno circolando in queste ore si vede come il poliziotto si sia fatto medicare sul posto a causa di una ferita, mentre perdeva sangue dalla testa. Gli anarchici invece hanno risposto lanciando bottiglie di vetro e altri oggetti verso la polizia, seminando il panico in Piazza Trilussa.
Paura anche tra i tanti giovani, e i molti minorenni visto che la zona è come noto molto frequentata da liceali il weekend, che si sono rifugiati all’interno dei pub e dei bar. Nessuno però pare esser rimasto coinvolto negli scontri. I disordini sono proseguiti con lanci di sedie e tavolini dei bar, i manifestanti hanno anche distrutto cassonetti della spazzatura ed effettuato diversi gesti vandalici.
L’ordine in strada è stato ristabilito intorno alle 23, quando la polizia è riuscita a far disperdere gli anarchici, che hanno liberato la zona abbandonando il centro della città. Si arriva così dunque al blitz della notte, quando è stato preso di mira il commissariato romano di polizia. Gli agenti hanno identificato in merito agli scontri di ieri 41 persone. Alla manifestazione hanno partecipato anche giovanissimi, e alcuni studenti del liceo.
Ennesima protesta dunque degli anarchici, che continuano a chiedere la liberazione di Cospito in carcere ormai da 102 giorni, e in sciopero della fame a Bancali contro il 41 bis dove sta al momento scontando la pena dopo le accuse di terrorismo e per aver procurato il ferimento dell’AD di Ansaldo Nucleare il 30 ottobre del 2013 a Genova. Le condizioni dell’anarchico inoltre pare si stiano aggravando, a causa dello sciopero della fame.
Proprio a causa dell‘aggravarsi delle sue condizioni di salute si teme nei prossimi giorni un’escalation delle proteste da parte dei gruppi di manifestanti che ieri sera avrebbero annunciato un imminente corteo.
Nel pomeriggio di oggi 29 gennaio però, in risposta ai recenti scontri che si sono verificati anche in altre zone del Paese e fuori dai confini italiani, lo Stato ha fatto sapere la sua posizione in merito alle presunte richieste dei manifestanti. Palazzo Chigi con una nota infatti ha fatto sapere che “Lo Stato non scenderà a patti con chi minaccia“.
Nelle scorse ore infatti sempre dagli anarchici sono state presi di mira le sedi diplomatiche italiane di Barcellona, Berlino e Atene. Cinque le persone individuate dalla polizia di Barcellona ritenute responsabili dell’attacco tramite le telecamere di sorveglianza. In un primo momento sono stati fermati dagli agenti, poi rilasciati qualche ora dopo. Il consolato italiano è stato imbrattato con delle scritte sui muri della porta di ingresso.
Ma anche la sede di Berlino è stata scenario di atti vandalici seppure di maggiore gravità, visto che un’auto di un diplomatico italiano in servizio in Germania è stata incendiata. Si tratta dell’auto di Luigi Estero. Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita.
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