A Roma una scritta firmata “Antifa” e con la stella a cinque punte, è comparsa nella sede di FdI contro La Russa: altro iscrizione in zona Colosseo.
Uno striscione sul ponte degli Annibaldi, con tanto di scritta: “Benvenuto presidente”, e una scritta sulla saracinesca della sede di Garbatella. A Roma atti di minacce contro La Russa, dopo la sua elezione a presidente del Senato. La Meloni commenta: “Non prevalga l’odio”.
Una scritta nella sede di Garbatella di FdI, ex quartier generale del Movimento Sociale frequentato da una allora giovanissima Giorgia Meloni, è comparsa contro La Russa dopo la sua elezione a presidente del Senato. La scritta, rimossa dai militanti sotto il controllo delle forze dell’ordine, era comparsa questa mattina.
Il messaggio era stato firmato con una stella a cinque punte, e una sigla “Antifa“, simbolo dell’insofferenza di alcune fazioni, riguardante l’elezione del neopresidente. Un altro atto molto simile, sempre nella capitale, è arrivato nella serata di ieri sul ponte degli Annibaldi, lungo la strada che collega il quartiere Monti al Colosseo.
Il messaggio dello striscione recitava “Benvenuto presidente La Russa, la resistenza continua“. Il nome “La Russa” inoltre è stato scritto a testa in giù rispetto alle altre frasi. Lo striscione è stato firmato da “Cambiare Rotta Roma”, che anche tramite i propri canali social ha poi rinnovato il senso del messaggio.
Nel post Facebook infatti si legge: “Saremo lieti di mostrare a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città”.
Tali minacce nei confronti di La Russa sono state immediatamente denunciate da Giorgia Meloni. La numero uno di Fratelli d’Italia è infatti intervenuta tramite i propri canali social, con un post in cui ha voluto sottolineare il suo intento di provare a unire la nazione, piuttosto che dividerla “come qualcuno sta tentando di fare“.
Un riferimento ad “anni drammatici” scrive la Meloni su Twitter, la quale poi si auspica che gli odi ideologici vengano accantonati da parte del popolo, che deve invece iniziare a correre insieme.
Anche Debora Serracchiani, in altri toni e misure, si è unita alla denuncia di questi ultimi avvenimenti nella capitale, dicendosi contraria sempre all’uso di minacce. Solidarietà dunque da parte della capogruppo del PD alla Camera, la quale prende le distanze contro la politica violenta, e sostiene chiunque ne sia vittima.
Ma l’elezione di La Russa, come noto, non ha portato all’interno della destra adesso a capo del governo, fibrillazioni di tipo ideologico.
Rimangono infatti gli screzi tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, il quale proprio in occasione dell’elezione per la presidenza del Senato, è stato colto nella scrittura di alcuni appunti contro la leader di Fratelli d’Italia. Il cavaliere, non contento della sistemazione dei suoi ministri, ha già lanciato il primo messaggio di insoddisfazione, dichiarazioni di Salvini a parte, il quale ha di recente rassicurato che tra “Giorgia e Silvio” tornerà l’armonia.
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