Ha tentato di uccidere la madre a picconate, dopo averne distrutto la casa, ma non può essere arrestato perché non ci sono posti nella struttura riabilitativa per persone con problemi psichici. Succede a Roma, dove una donna è costretta da anni a vivere barricata in casa per timore del figlio.
Lui, 30 anni, soffre di disturbi psichici. Da anni ha cercato più volte di ucciderla. Due anni fa ha distrutto la casa all’Eur a picconate, cercando di colpire la madre. La donna da allora è rimasta a vivere all’interno di un’abitazione distrutta.
Le uniche pause di (si fa per dire) serenità, le vive quando il figlio passa un po’ di tempo in carcere per danneggiamento e stalking. Quando torna libero, l’incubo ricomincia. Inutile il divieto di avvicinamento alla casa della madre che pende sul figlio: lui dorme in macchina sotto la casa e spesso viene colpito da attacchi d’ira in cui minaccia la donna e non solo.
L’uomo dovrebbe essere ricoverato in una struttura per malati psichici, ma non è possibile: non ci sono posti. Quindi per la madre non c’è nulla da fare: la giustizia resta impotente, il figlio può continuare a minacciarla di morte tranquillamente.