Su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, fa l’annuncio ufficiale dell’ennesimo cambio di assessori al Comune: “Do il benvenuto nella mia squadra a Gianni Lemmetti. Da oggi si occuperà di bilancio e dei conti di Roma. Abbiamo davanti un sfida importante e allo stesso tempo difficile: rilanciare la nostra città e risollevarla dal baratro in cui l’hanno gettata”.
CHI E’ GIANNI LEMMETTI
Gianni Lemmetti, 47enne già assessore a Livorno, è salito agli onori della cronaca per il concordato preventivo, quando propose di portare in tribunale i libri contabili della municipalizzata della nettezza urbana di Livorno sull’orlo del fallimento e gravata da 42 milioni di debiti. Nato a Pietrasanta, laureato in Economia e commercio, separato con due figli, viene nominato da Nogarin nel 2014 assessore al Bilancio e alle Partecipate. Propone il concordato, il concordato funziona, la municipalizzata torna in attivo e Lemmetti incassa la vittoria.
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VIRGINIA RAGGI PRESENTA GIANNI LEMMETTI
Negli ultimi tre anni Lemmetti ha ricoperto l’incarico di assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune di Livorno dove ha contribuito a trasformare l’Aamps, azienda partecipata che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, da una macchina inefficiente con oltre 40 milioni di euro di debiti in una realtà solida che nel 2016 ha addirittura prodotto 2,3 milioni di euro di utili – continua Raggi.
“L’Aamps oggi è un’azienda capace di stare sul mercato con le proprie gambe e in grado di creare un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti che, anche grazie all’introduzione della raccolta porta a porta, porterà nei prossimi anni allo spegnimento dell’inceneritore di Livorno”.
Il messaggio di presentazione prosegue con un saluto all’ormai ex assessore: “Voglio ringraziare Andrea Mazzillo per il lavoro portato avanti finora sulla base di un progetto che abbiamo condiviso, quello del nostro programma di governo che continua con lo stesso impeto ed entusiasmo dell’inizio. Confermo la stima personale nei confronti dell’ex assessore ma la priorità resta quel progetto che ha portato il M5S in Campidoglio”, conclude la sindaca.
La notizia ha immediatamente generato i commenti degli avversari dei grillini, come Andrea Romano, parlamentare del Pd, che senza mezzi termini ha affermato: “A Roma il rischio commissariamento è cosa sempre più concreta. L’arrivo di Lemmetti fa presagire il peggio. Di fatto è arrivato l'”esattore” della Casaleggio, la persona che nella Livorno di Nogarin ha provveduto non solo ad aumentare le tasse ma ad aumentare il suo stipendio e quello della giunta alla faccia del francescanesimo di bandiera dei 5 stelle. Di fatto Casaleggio commissaria la Raggi preparando lacrime e sangue per i romani. Una soluzione che delinea lo stesso ex assessore Mazzillo nella sua intervista di commiato”.
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LE DICHIARAZIONI DI MAZZILLO, FUORI DAL CAMPIDOGLIO
L’ex assessore al Bilancio del comune di Roma, Andrea Mazzillo, avrebbe detto alla sindaca Virginia Raggi e alla giunta, secondo quanto racconta lui stesso in un’intervista a Repubblica.Nella pancia dell’Atac ci sono 429 milioni di crediti verso il Comune che con il concordato si rischiano di perdere. E questo non è un elemento facilmente digeribile per i conti di Roma Capitale… si rischia di passare dal commissariamento dell’Atac a quello del Comune”.
Ma soprattutto, dalle dichiarazioni di Mazzillo emerge che i vertici pentastellati erano stati avvisati, continua l’ex assessore: “Ho fatto presente che quella perdita sarebbe catastrofica. Si rischierebbe il dissesto”, ricordando che “delle mie preoccupazioni ne parlai anche con i vertici del Movimento, che le condivisero… Ne parlai con Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera. Lui si mostrò sensibile, e non penso che sia irrilevante. Era appena scoppiato il caso Atac e mostrò di comprendere le mie perplessità”.
[didascalia fornitore=”ansa”]La sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi (D) con l’assessore al bilancio e patrimonio Andrea Mazzillo (S) durante l’audizione nella commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie, Roma, 11 luglio 2017[/didascalia]
Mazzillo è dunque stato cacciato via per avere espresso un dubbio legittimo? Così pare, dalle sue parole: “Mai mi sarei aspettato di essere ripagato così per le mie perplessità. Capisco che certe esternazioni giornalistiche possano produrre qualche mal di pancia. Ci sta. Mai però avrei immaginato di essere ripagato in questo modo”, ha commentato Mazzillo che ricorda “per anni ho condiviso i progetti e le aspirazioni del Movimento. Fino in fondo. In campagna elettorale sono stato il mandatario della sindaca e ho tutelato gli interessi suoi come quelli dell’intero Movimento. Il mio è stato un ruolo di garanzia per tutti”.
“Le sensibilità del Movimento cinque stelle sono molto vicine alle posizioni che ho espresso. Ma nella gestione amministrativa di questa città si è perso purtroppo il contatto con il progetto al quale i cittadini avevano dato il loro voto”, ha aggiunto Mazzillo precisando che “qui servono persone che conoscono i problemi di Roma. Il Movimento ha al proprio interno queste risorse. Purtroppo nelle logiche successive alla vittoria elettorale ha prevalso l’idea di un meccanismo che forse serviva a evitare la diaspora, i cambi di casacca”. Il riferimento è al contratto con penale di 150 mila euro fatto firmare ai consiglieri: “credo che condizionare la partecipazione democratica debba essere oggetto di una valutazione molto attenta. Quello è un elemento sostanziale per il governo della città”.
L’INTERVENTO DI ROBERTO GIACHETTI
Su facebook Roberto Giachetti, Vicepresidente della Camera e Consigliere comunale Pd in Campidoglio, nonché candidato sindaco sfidante della Raggi, scrive: C’è il contesto: una città allo sbando, ormai incapace di assicurare anche solo i servizi essenziali ai cittadini o di affrontare le quotidiane emergenze sociali, economiche, umanitarie che emergono irrisolte, una dopo l’altra. In questo quadro c’è la condizione preoccupante dei conti della Capitale: le principali aziende comunali sono al collasso, fermato ogni risanamento vengono da un anno condotte sull’orlo del fallimento. Il bilancio del Campidoglio è seriamente sotto osservazione da parte di Mef e Oref e a breve arriveranno richieste di risarcimento milionarie per le scelte disastrose della giunta e molti dei crediti finiranno deteriorati”.
“C’è l’ennesima pagliacciata: in tutto questo Virginia Raggi caccia Mazzillo, senza neanche avvisarlo, e cambia il quarto assessore al bilancio in un anno- aggiunge Giachetti- Una situation comedy incredibile, anche molto divertente se non fosse tutta sulla pelle dei romani e se non ci fosse in gioco il presente e il futuro di Roma. E poi c’è una novità definitiva, peraltro. Il M5S gioca con le sue pedine in giro per il Paese e le sposta come meglio crede, contro qualsiasi regola democratica. E così si prende l’assessore al bilancio della giunta Nogarin, che ha massacrato di tasse i livornesi e lo si sposta a Roma. Qualcuno spieghi a Casaleggio e a Grillo che Roma non può continuare ad essere il loro gioco di società. E dica anche alla signora sindaco Raggi che potrebbe almeno regalare ai romani un sussulto di dignità”
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