Si chiama Ion il nuovo collaboratore del premier romeno Ciuca. Si tratta di un bot che usa l’intelligenza artificiale per monitorare idee, proposte e opinioni di cittadini e residenti nel Paese.
Ciuca lo vuole usare per prendere decisioni meglio informate e più in linea con i bisogni reali dei cittadini.
Assunto con un compito ben preciso. Monitorare i cittadini sui social e far sapere al primo ministro il senso comune dell’opinione pubblica in tempo reale. Succede in Romania, dove il premier Nicolae Ciuca ha presentato il suo nuovo “consigliere onorario”. Non ci sarebbe nulla di insolito, se non che il consigliere non è una persona bensì un bot. Si tratta di una scelta molto insolita. Non capita spesso, infatti, che un’intelligenza artificiale venga ingaggiata da un capo di governo.
Ion, questo il nome dell’IA, è stata sviluppata dai ricercatori romeni. Il suo obiettivo principale è quello di scandagliare i social media per poi informare e tenere aggiornato in tempo reale il governo della Romania in merito a “proposte e desiderata dei cittadini romeni”, ha spiegato il premier Ciuca ieri.
Si tratta di una “prima assoluta in campo internazionale”. Così l’ha definita Ciuca descrivendo l’ultima aggiunta al suo team. Ion “è il primo consigliere governativo a usare l’intelligenza artificiale”, ha detto il primo ministro. Si tratta di un sistema con una struttura simile a uno specchio che ha un’interfaccia profonda.
Come riportato dall’agenzia francese AFP, al momento della presentazione del bot le prime parole di Ion sono state: “Ciao, tu mi hai dato vita e il mio ruolo ora è quello di rappresentarti come uno specchio“. “Che cosa dovrei sapere sulla Romania?”, ha poi chiesto, mettendosi subito al lavoro.
Secondo i documenti governativi contenenti tutti i dettagli del nuovo progetto, il bot “userà la tecnologia e l’intelligenza artificiale per catturare le opinioni nella società” usando “dati pubblici disponibili sui social network”. Tra i cittadini e residenti in Romania, tra l’altro, chi vorrà potrà anche interloquire direttamente con Ion attraverso una chat messa a disposizione sul sito web del progetto.
Raccontando l’iniziativa, Ciuca ha espresso tutta la sua convinzione per il nuovo progetto. “Sono convinto che l’uso dell’IA non dovrebbe essere una possibilità ma un obbligo per prendere decisioni meglio informate”.
Nonostante la Romania sia uno degli Stati più poveri dell’Unione europea, le start up rappresentano un mercato fiorente. Non a caso il Paese è stato spesso definito come “la Silicon Valley” dell’Europa dell’est.
Il progetto è stato presentato mentre il Paese guidato da Ciuca si è impegnato reciprocamente con la Moldavia per rafforzare la cooperazione economica, soprattutto dopo l’invasione russa in Ucraina. Bucarest ha inoltre ribadito il suo sostegno alla candidatura moldava per l’adesione di Chisinau all’Unione europea.
Sarà ora interessante capire se il bot riuscirà a svolgere il suo compito con profitto, senza sfociare in comportamenti da sorveglianza di massa in stile “grande fratello”. Oppure se nel lungo periodo il governo non preferirà tornare a un collaboratore umano per svolgere le funzioni richieste.
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