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Spettacoli

Rosa Chemical rompe il silenzio sul bacio con Fedez

Rosa Chemical, ieri sera, durante la puntata de Le Iene, ha deciso di rompere finalmente il silenzio sul bacio con Fedez. E lo ha fatto all’interno del suo monologo, che tra l’altro ha lasciato anche molti spunti di riflessione.

Rosa Chemical – Nanopress.it

La partecipazione di Rosa Chemical a Sanremo è stata contestata già prima che il Festival iniziasse. Sembra assurdo, perché non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina, ma non lo, perché è realtà. E così, alla fine della kermesse, l’artista ha pensato bene di dare a tutti quello che lo hanno criticato, una lezione durante il suo monologo a Le Iene.

Il monologo di Rosa Chemical a Le Iene

Rosa Chemical ha parlato. Il palco su cui lo ha fatto non era importante come quello dell’Ariston, ma era comunque degno di nota. Era quello delle Iene che, per quanto possa essere criticato e criticabile soprattutto ultimamente, è pur sempre un luogo che permette a tutti – tutti davvero – di esprimere sé stessi. E quindi Rosa Chemical ha parlato. E ha rotto il silenzio sul bacio con Fedez, divenuto il più chiacchierato di Italia in poco tempo. 

Ma prima il cantante ha voluto darci un’ultima (ma forse no) lezione: ci ha parlato della musica, del suo rapporto con lei, della sua visione dell’amore. E anche del sesso.

“Ho sempre pensato alla musica come un mezzo più che un fine e ho sempre pensato al palco di Sanremo come un’opportunità. Ho portato una canzone con un messaggio: libertà, uguaglianza, sesso, follia e anche un nuovo tipo di amore, che mi piace definire con meno divieti”: così iniziava il suo monologo. Che continuava poi parlando della visione della coppia, del tradimento, della passione.

L’amore – ha detto – non deve essere per forza tra un uomo e una donna. Può sembrare banale, soprattutto perché siamo nel 2023 (e non nel 1800), ma non lo è e lo dimostrano le tantissime (ahinoi) persone che, ancora oggi, sono sempre pronte a puntare il dito contro chi vuole amare liberamente qualcuno del suo stesso stesso.

Il tradimento – ha continuato – è strettamente legato alla fiducia che crolla. Questo punto paradossalmente è assai più controverso del precedente, quindi prendete tutto con le pinze e sentitevi liberi di contestare, criticare (senza esagerare), non essere d’accordo con il suo pensiero, ma non indignatevi, perché quello di cui parla Rosa Chemical è vita ed è giusto che ognuno la viva come meglio crede.

Per l’artista tradire significa ledere la fiducia che c’è nel rapporto, cosa che non necessariamente deve comprendere anche eventuali rapporti fisici, a patto però che l’altro sia a conoscenza della presenza di un “triangolo” in corso.

Se volessimo analizzare l’etimologia della parola, tradire deriva da tradere, verbo composto di tra (oltre) e dare (consegnare). Letteralmente significa “consegnare al nemico” e questo si può aprire a tante interpretazioni, molte derivanti da scene passate, ma la verità è che il tradimento è un concetto ormai soggettivo. C’è chi sposa la “vecchia” – nel senso di tradizionale – concezione che comprende anche l’aspetto fisico, chi invece ritiene che andare a letto con altri, se l’altro sa, possa essere concesso.

Abbiamo visto un esempio recentissimo di coppia aperta in tv, al Gf Vip 7: Giaele De Donà, attualmente concorrente nel reality di Canale 5, ha ammesso senza mezzi termini di avere un rapporto “libero” con il marito e di poter fare quindi tutto ciò che desidera quando vuole e con chi vuole, a patto però che non subentrino sentimenti con altri e che l’uomo sia cosciente e consapevole di quello che fa.

Ecco, il punto di vista di Rosa Chemical è molto vicino a questo: per lui si può amare una persona, ma voler soddisfare i propri desideri sessuali al di fuori della coppia. Punto. Che sia condivisibile oppure no, questo è il suo messaggio e questo è quello che vuole che si sappia. E, sia chiaro, questo è ciò che accade spessissimo ovunque, tra due uomini, due donne, un uomo e una donna, solo che molti non lo ammettono pubblicamente perché si vergognano di farlo. Ah e poi non dimenticatevi di considerare anche che moltissime persone – soprattutto uomini, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio – il succitato triangolo lo mettono in piedi anche senza che il/la partner lo sappia e lo portano avanti per settimane, mesi, anni di nascosto. Su questo punto saremo probabilmente tutti d’accordo nel dire che almeno chi ha il coraggio di ammettere ciò che fa e che ha intenzione di fare e di comunicarlo preventivamente al suo compagno/alla sua compagna e di non farlo alle sue spalle ha una marcia in più (a prescindere da se sia giusto oppure no farlo).

Andando avanti poi l’artista ha parlato dell’autoerotismo femminile, considerato da molti un tabù, una pratica anormale e visto in maniera del tutto differente rispetto a quello maschile. E di quanto con il sesso si possa giocare, esplorare, sperimentare, uscire dalla propria confort zone, senza dover essere tacciati per “malati”. “Non accuso chi vive l’amore in modo più tradizionale, ma chiedo ascolto a chi non vuole più nascondersi”: Rosa Chemical non giudica, ma vorrebbe anche non essere giudicato, essere ascoltato, compreso. 

E a questo punto ha sferrato un colpo anche alla politica, che “ancora prima che aprissi la bocca ha cercato di tapparmela”.

Qui un’altra parentesi è doverosa. Prima ancora che il cantante salisse sul palco dell’Ariston, la deputata Maddalena Morgante nel corso di un intervento alla Camera si era scagliata contro Rosa Chemical, dicendo “Desta sconcerto la notizia che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà, come da lui stesso affermato, e chiedo scusa finora dei termini che utilizzerò, il sesso, l’amore poligamo e il porno su Only Fans”. E poi: “La rivoluzione fluida era iniziata da tempo al teatro Ariston, ma trasformare un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno”. E poi: “Nonostante viviamo nell’era dei social network, la televisione rimane il principale canale di informazione per i cittadini. E i maggiori fruitori del mezzo televisivo rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi”. E infine: “Il Festival rischia di diventare l’ennesimo spot del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non solo nella tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto davanti ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata in famiglia”. 

Ecco, questo punto merita di essere analizzato almeno brevemente, perché non possiamo comprendere come sia possibile che la politica si scandalizzi davanti alla sessualità fluida, all’omosessualità, al sesso “libero” e non davanti a uomini e donne che in tv si urlano contro – spesso arrivando alla violenza verbale (anche fisica a volte purtroppo) – che si mancano pubblicamente di rispetto, che dicono parole irripetibili. Forse è meglio vedere un uomo e una donna che vanno in tv e si prendono a cattive parole che vedere due uomini oppure due donne che si baciano, oppure un uomo/una donna che parla liberamente della sua sessualità senza schemi?

In ogni caso, questa parentesi è stata ormai abbondantemente chiusa dal momento che sì, la deputata – e non solo – si è dovuta rassegnare, perché Amadeus ha liquidato la deputata dicendo semplicemente: “Non sono d’accordo. Magari il pezzo di Rosa Chemical diventerà il preferito dei suoi figli, quindi lo ballerà anche lei”.

Rosa Chemical e Fedez – Nanopress.it

C’è da aprirne un’altra (giuriamo che è l’ultima, almeno per oggi): quella del bacio con Fedez. E anche a questo proposito Rosa Chemical ha detto la sua.

Le parole sul bacio con Fedez

“Qualcuno si è scandalizzato per un bacio tra due amici, qualcosa di cui avevamo già parlato in maniera scherzosa, solo che io poi gliel’ho dato veramente. Fedez era imbarazzato, ma l’imbarazzo del cantante più famoso di Italia è stato bello, divertente e vero. E, di fronte alla manifestazione di affetto tra due amici, si è finiti a discutere di consenso e di un uomo sposato che tradisce la moglie sul palcoscenico più famoso di Italia”: arriviamo subito al sodo, così ha parlato a Le Iene Rosa Chemical.

Lui e Fedez, quindi, sono amici, si vogliono bene, avevano già parlato del bacio in modo scherzoso e lui, alla finale di Sanremo, ha pensato bene di far diventare un’idea realtà. E allora? Tecnicamente non ci sarebbe nulla di male, purtroppo però qualcuno ha pensato bene di indignarsi, perché sono due uomini, perché il rapper è la metà dei Ferragnez, perché a pochi passi da loro c’era la moglie, ecc ecc. E quindi? Bo, a qualcuno tutto questo “siparietto” – giocoso appunto – non è piaciuto e ha pensato bene di spiattellarlo in faccia ai diretti interessati (anche se spesso in modo indiretto) scrivendolo sui social, sulle siti web, ovunque.

Rosa Chemical ha definito “una follia” il fatto che qualcuno abbia parlato di tradimento addirittura. Ma forse poi non ha tutti i torti: dove, come e perché esattamente Fedez stava addirittura tradendo sua moglie mentre lo baciava? Era ovvio che il bacio fosse scherzoso, probabilmente se così non fosse stato non avrebbe acconsentito a quella scena con accanto i genitori della moglie e dietro le sue sorelle.

Il discorso è sempre lo stesso alla fine: perché giudicare tutto? Da dove arriva la smania di dover per forza criticare qualunque cosa, di trarre da ogni avvenimento uno spunto per fare polemica? Perché poi dobbiamo mettere un etichetta su ognuno, come se fossimo tutti prodotti del supermercato? Vi lasciamo con questi interrogativi, che magari sapete rispondere meglio di noi.

Anna Gaia Cavallo

Mi chiamo Anna Gaia Cavallo, ho 30 anni, sono nata a Salerno e lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi il viaggio verso Siena per l'università, la laurea in economia e gestione d'impresa e poi il ritorno nella mia città natale. Qui, dopo un anno di lavoro nel settore economico, ho capito che non era questa la strada giusta per me e ho deciso di seguire quella che era sempre stata la mia più grande passione fin da piccola: la scrittura. A quel punto ho lasciato tutto quello che avevo costruito nei sei anni precedenti e ho intrapreso un altro percorso, quello che mi ha portato a diventare giornalista. Iscritta all'albo dei pubblicisti della Campania dal 2019, dopo aver attraversato diversi mondi, sono approdata sul pianeta Nanopress nel 2022 come editor e qui amo occuparmi di cronaca e attualità, ma quando mi capita di scrivere di musica raggiungo il massimo del piacere.

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