Sono gli ultimi giorni per la Rottamazione delle Cartelle Equitalia dato che non c’è proroga alla scadenza del 31 luglio. Cosa bisogna fare per non perdere lo sconto previsto con la definizione agevolata? Innanzi tutto occorre pagare in tempo la prima (o unica) rata della cartella rottamata, quindi bisogna versare il denaro dovuto prima della scadenza di lunedì 31 luglio. Ma cosa significa che scade la prima rata della rottamazione delle cartelle? Di seguito vediamo i dettagli che il contribuente deve conoscere e come effettuare il pagamento sia per chi ha scelto di versare in un’unica soluzione sia per chi chiesto la rateizzazione.
L’ex Equitalia, che ora si chiama Agenzia delle Entrate Riscossione, ha lanciato un nuovo servizio online ContiTu, che consente a chi ha scelto la rottamazione delle cartelle Equitalia di decidere personalmente quali cartelle pagare e la modalità. Entro la scadenza del 31 luglio, dunque, chi ha pendenze con l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve effettuare il versamento della prima rata (o dell’unica) dopo aver scelto cosa rottamare. Attenzione: il mancato o tardivo pagamento fa perdere i benefici della definizione agevolata e l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà riprendere le procedure di riscossione.
ROTTAMAZIONE CARTELLE IN SCADENZA
Il 31 luglio scade il pagamento della prima rata (o unica in caso di unico importo da saldare) delle cartelle fiscali rottamate, ossia quelle per cui si è chiesta la definizione agevolata. Per aiutare i cittadini l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha attivato un nuovo servizio che permette di scegliere di pagare in via agevolata solo alcune delle cartelle e degli avvisi indicati nella comunicazione delle somme dovute e da avere. Così i contribuenti non dovranno rinunciare completamente ai benefici della definizione agevolata anche se non vogliono, o non possono, pagare integralmente le somme rottamate.
ROTTAMAZIONE CARTELLE EX EQUITALIA: SERVIZIO CONTI TU
Come funziona ContiTu? Attraverso il sito si può scegliere di pagare le singole cartelle per le quali si accetta il piano di rottamazione. I debiti non pagati seguiranno le procedure della riscossione ordinaria e non sono quindi previsti riduzioni della somma da pagare.
Il nuovo servizio raggiungibile a questo indirizzo potrà essere utilizzato anche da coloro che abbiano ricevuto una comunicazione contenente cartelle/avvisi che non avevano inserito nella loro dichiarazione: potranno richiedere i RAV per le sole cartelle/avvisi che avevano indicato nella richiesta presentata.
QUALI DATI SERVONO PER LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE EQUITALIA
Il contribuente deve apporre il codice fiscale, numero della cartella e data della comunicazione inviata dall’ex Equitalia, più un indirizzo email valido. Il sistema calcolerà l’importo da pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio.
In caso di scelta di pagamento rateale saranno calcolate le diverse rate.
COME PAGARE LE CARTELLE ROTTAMATE
Dal sito si possono chiedere e stampare i bollettini RAV per pagare le bollette presso gli uffici postali, nei tabaccai convenzionati con Banca 5 e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica; si può pagare in contanti (fino a mille euro), con il bancomat o con la carta di credito (fino a 5mila euro dai tabaccai e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica).
Inoltre i contribuenti potranno pagare presso la propria banca e gli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL, oppure comodamente tramite il proprio internet banking. Il pagamento delle cartelle rottamate potrà essere effettuato anche sul portale del nuovo ente della riscossione o tramite l’App Equiclick, tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli di Agenzia delle Entrate Riscossione. Si può pagare anche in contanti per importi sotto i 3mila euro
ATTENZIONE: se non si paga entro il 31 luglio 2017 la prima o unica rata della definizione agevolata, ossia della rottamazione delle cartelle Equitalia, il contribuente perderà i benefici previsti dalla norma e l’Agenzia delle Entrate Riscossione – come stabilito dalla legge – dovrà riprendere le procedure di riscossione da zero. Il debito, cioè, torna integralmente in capo al cittadino. Il quale, se aveva precedentemente attivato un piano di rateizzazione extra rottamazione, riceverà una comunicazione dalla ex Equitalia con la ripresa del piano di pagamento non agevolato, basato sul numero di rate già concordato con l’Agenzia prima della definizione agevolata
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