Una donna torinese di 46 anni era considerata un’impiegata modello nella sua azienda, tuttavia custodiva un’incredibile segreto: di nascosto, rubava i buoni pasto, per poi andare a fare la spesa. Sono stati i Carabinieri di Rivoli a scoprire l’arcano, grazie all’ausilio delle telecamere, fatte installare per l’occasione nella stanza dove venivano custoditi i ticket aziendali.
In tutto sono stati registrati 9 episodi, nel periodo compreso tra luglio e settembre (anche se ad agosto la donna era stata in ferie per quasi tutto il mese). Il valore complessivo del furto, secondo quanto calcolato dai Carabinieri, ammonterebbe a più di mille euro.
La donna, impiegata amministrativa in una ditta di consulenze di Rivoli, agiva sempre nel medesimo modo, la mattina presto, quando ancora i colleghi non erano in ufficio. Si intrufolava nell’ufficio dove sapeva che erano custoditi i ticket restaurant e ogni volta rubava qualche blocchetto.
Aveva anche l’astuzia di sostituire in un secondo tempo i buoni, nel momento in cui l’azienda si accorgeva dei ticket rubati e li faceva bloccare.
Ad un certo punto, a luglio, il titolare si è accorto dei blocchetti mancanti: in un primo momento ha creduto fosse responsabilità del fornitore dei carnet, così ha denunciato il furto ai Carabinieri.
Dinanzi ai fatti, le Forze dell’Ordine hanno consigliato all’imprenditore di installare delle telecamere nella stanza in cui venivano conservati i buoni. E’ così che è venuta a galla la verità.
Nei filmati sono documentati nove episodi, tuttavia gli investigatori non escludono, che prima dell’installazione delle telecamere la donna abbia messo a segno altri furti.
Con le prove in mano, hanno atteso la donna, fuori dall’ufficio, l’hanno perquisita e le hanno trovato in tasca due blocchetti di ticket. Altri sono stati trovati nel suo appartamento.