Rubavano anche i denti d’oro dai cadaveri, presi gli sciacalli dei cimiteri a Torino

cimitero Torino

[didascalia fornitore=”altro”]Ansa[/didascalia]

Rubavano i gioielli e persino i denti d’oro dai cadaveri, arrivando anche a organizzare delle grigliate tra le tombe. I Carabinieri hanno fermato 31 persone, di cui 15 agli arresti domiciliari, nell’ambito delle indagini sugli sciacalli dei cimiteri a Torino. Le indagini erano partite nel 2016 dalla segnalazione della stessa azienda che gestisce i cimiteri torinesi, la AFC: l’amministratore delegato, Michela Favaro, aveva denunciato comportamenti illeciti del personale, segnalando anche vicende particolarmente gravi. Così, i militari dell’arma sono riusciti a individuare i responsabili dei furti, trovando negli spogliatoi del personale anche il punto di raccolta di oro e gioielli, poi venduti ai “compro-oro”.

Le indagini hanno riguardato due diversi filoni. Uno riguarda la falsificazione dei documenti per le estumulazioni: secondo gli inquirenti, i necrofori dichiaravano che molti cadaveri non erano del tutto decomposti, il che, in caso di cremazione, faceva scattare il pagamento di 750 euro che venivano poi spartiti.

Una volta aperte le bare per le operazioni di esumazione, in assenza dei parenti, procedevano a derubare i cadaveri di tutti i gioielli con cui erano stati sepolti, arrivando a estrarre persino i denti in oro. In un caso per la fretta si sarebbero portati via direttamente il cranio di un defunto.

I Carabinieri sono riusciti a filmare anche gli scambi dei gioielli con i compro-oro della zona: in un’occasione una signora è stata ripresa mentre andava direttamente al cimitero a comprare i gioielli.

Come se non bastasse, i militari hanno appurato che alcuni dei fermati avevano organizzato delle grigliate tra le tombe. Ora i 31 fermati dovranno rispondere a vario titolo delle accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione.

Impostazioni privacy