Rudi Garcia, ex allenatore della Roma e dell’Olympique Marsiglia, prenderà il posto di Luciano Spalletti (dal primo luglio) sulla panchina del Napoli. Ad annunciarlo è stato il presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, in un tweet in cui ha spiegato che, dopo averlo conosciuto negli ultimi giorni, ha deciso di affidargli la guida della squadra che dopo 33 anni è tornata al successo in Serie A.
In una serata di (quasi) mezza estate (ma con temperature autunnali), Aurelio De Laurentiis ha rotto gli indugi e ha annunciato, coram populo – di Twitter – chi sarà il successore di Luciano Spalletti sulla panchina del suo Napoli. Dopo settimane di indiscrezioni, con nomi più o meno noti e più o meno altisonanti che venivano affiancati alla squadra che ha vinto il campionato di Serie A, ora quindi c’è l’ufficialità: Rudi Garcia, dal primo luglio, sarà il prossimo allenatore degli azzurri.
Ho il piacere di annunciare che, dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni, il signor Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli. A lui il più sincero benvenuto e un grande in bocca al lupo!
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) June 15, 2023
Al tweet inequivocabile del patron dei partenopei, è seguito anche quello dell’account del Napoli che non ha fatto che confermare quello che già De Laurentiis aveva annunciato: l’ex tecnico della Roma, che con i giallorossi ha collezionato due secondi posti prima di essere esonerato nel corso del suo terzo anno sulla panchina della squadra capitolina, prenderà il posto del toscano che, invece, si è concesso un anno sabbatico.
✍️ Rudi García è il nuovo allenatore del Napoli!
Benvenuto Mister 👋 pic.twitter.com/aYjOVpGDP9— Official SSC Napoli (@sscnapoli) June 15, 2023
Chi è Rudi Garcia, il nuovo allenatore del Napoli, che ha all’attivo anche un’esperienza con Cristiano Ronaldo (all’Al Nasser)
Francese, ma di chiare origini spagnole, il nuovo allenatore del Napoli ha 59 anni e, oltre all’esperienza con i giallorossi e, ora, con i campani, ha in comune con Spalletti il modo di schierare la sua squadra. Una delle discriminanti, infatti, della scelta del presidente dei partenopei per il nuovo tecnico era proprio il 4-3-3, e quindi il gioco prettamente offensivo che possa sposarsi con interpreti come Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia, ma che prevede anche il possesso palla e il fraseggio corto in fase di non possesso, oltre al pressing alto e verticalizzazioni in fase offensiva.
Garcia ha iniziato la sua carriera come tattico, ovvero colui che studia le strategie degli avversari al Saint Etienne, ma già dal 2000, ovvero un anno dopo, viene promosso ad allenatore in coppia con Jean-Guy Wallemme. Il vero salto di qualità, però, lo fa quando arriva al Lille, con cui riesce a conquistare anche un double nel 2011 vincendo prima la Coppa di Francia, poi la Ligue 1. Per due anni di fila, riesce anche a riportare la squadra dei mastini in Champions League, non riuscendo mai a superare i gironi.
Dopo un sesto posto un po’ deludente, approda nella Capitale. Alla guida della Roma, Garcia riesce a conquistare due secondi posti e anche il record di punti fatti (che verrà poi polverizzato da Spalletti, in effetti), ma viene esonerato nel terzo anno a gennaio a causa dei risultati poco convincenti dei giallorossi. Trova una nuova squadra solo a ottobre, quanto prende un Olympique Marsiglia al tredicesimo posto e lo trascina al quinto a fine stagione. È l’anno dopo, però, che il francese compie l’impresa più memorabile: portare i marsigliesi in finale di Europa League, dove però devo abdicare all’Atletico Madrid.
Un’impresa simile cerca di farla anche con l’Olympique Lione, a cui arriva dopo aver salutato i biancoazzurri (e dopo un altro anno deludente). Nell’anno della pandemia da Covid, infatti, Les Gones riescono a eliminare dalla coppa dalle grandi orecchie sia la Juventus, sia il Manchester City, arrivando a un passo dalla finale che, invece, premia il Bayern Monaco (e contro il Paris Saint-Germain). Garcia lascia anche Lione un anno dopo per non essere riuscito a qualificarsi in Champions League, e nel 2022 si trasferisce in Arabia Saudita, nella stessa squadra che poi diventerà quella di Cristiano Ronaldo. Con l’Al Nassr, però, le cose finiscono prima del previsto a causa delle divergenze del tecnico con la rosa che ha a disposizione, e quindi il Napoli.
Le reazioni dei social all’annuncio di De Laurentiis
In tantissimi, specialmente su Twitter, hanno commentato l’annuncio del Napoli di affidare la panchina a Garcia, in primis la Lega Serie A, che ha dato il bentornato all’ex tecnico della Roma nel nostro massimo campionato.
Bentornato in 🇮🇹 Mister Rudi Garcia! 🤝🔵 pic.twitter.com/4GnsQGRAZR
— Lega Serie A (@SerieA) June 15, 2023
Ma ai loro toni entusiastici, ne sono seguiti altri un po’ trionfalistici per la scelta di De Laurentiis. In molti, infatti, vedono il passaggio da Spalletti al francese come un downgrade per i partenopei.
Rudi Garcia allenatore. pic.twitter.com/XgT1BiY9gB
— 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍𝒆𝟏𝟗𝟐𝟔 – 🏆🇮🇹 22/23 (@majewsky2000) June 15, 2023
Passare da Spalletti a Rudi Garcia è il più grande downgrade che mi ricordi dopo Pirlo-Allegri
— Swaffle (@Swaffle_7) June 15, 2023
La scelta di Rudi Garcia, in questo momento storico del Napoli, non ha senso.
Da Campioni d’Italia pensavo meritassimo un profilo migliore rispetto ad un allenatore che è stato esonerato dall’Al-Nassr.
Spero vivamente di essere smentito dal campo. pic.twitter.com/7CL8uHAYP6
— Andrea Tiberio (@AndreaTiberio7) June 15, 2023
Qualcuno, però, sta anche dalla parte del nuovo tecnico del Napoli, e anzi pensa che sia un profilo adatto per raccogliere l’eredità del toscano.
Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli e da oggi avrà il mio sostegno.
È quello che preferivo? No. Ho dubbi? Sì.
Ma parlerà il campo.La sua Roma, almeno le prime 2 stagioni, proponeva un bel calcio.
— Marco Di Maro (@MarcoDiMaro) June 15, 2023
il Napoli con Rudi Garcia vince tutte le competizioni a cui partecipa
— kekka 💔 (@kekkajumped) June 15, 2023