Lo studente e attivista di 23 anni Dmitry Ivanov è stato condannato a 8 anni con l’accusa di false informazioni che screditano l’esercito russo.
Processato e condannato a 8 anni e mezzo di reclusione. E’ l’ennesimo caso in Russia di azioni governative contro giornalisti, cittadini, blogger, manifestanti e studenti dall’inizio della guerra. La nuova legge bavaglio del Cremlino: fino a 15 anni di carcere per informazioni “ritenute false” sull’esercito e sulle autorità russe. Lo studente faceva parte di un gruppo di attivisti che già lo scorso anno aveva organizzato diverse manifestazioni contro la guerra: “Non devo avere paura di lasciare il Paese” aveva affermato Dmitry Ivanov.
Russia, 8 anni per il blogger di 23 anni: posizioni contro la guerra in Ucraina
Il blogger creatore del canale Telegram “Protest at Mgu è stato processato in Russia, nelle scorse ore, con l’accusa di aver fornito false informazioni con l’intenzioni di screditare l’esercito russo. Punite le posizioni di Dmitry Ivanov contro l’invasione in Ucraina, riferisce Novaya Gazeta oggi. Il giovane, 23 anni studente di informatica all’Università di Mosca e attivista, è stato incriminato grazie a una nuova legge bavaglio del Cremlino, che prevede fino a 15 anni di carcere in caso di informazioni ritenute false dalle autorità russe sull’esercito di Mosca.
Il giovane però nonostante le accuse durante la condanna, a pochi istanti dall’annuncio della sentenza, ha espresso concetti molto duri: “Pace all’Ucraina, libertà alla Russia. Il mio esempio non deve spaventare, dobbiamo fare molto per vivere in un Paese che meritiamo e porre fine a questa guerra“.
Dmitry Ivanov faceva parte di un gruppo di attivisti contro la guerra
E ancora l’attivista, rivolgendosi a Putin: “La Russia non è Putin, milioni di persone sono contro questa guerra, criminale, e questo è un momento buio per la nostra storia. Ma è saltato il buio prima dell’alba”. Parole molto coraggiose, per quello che è ormai l’ennesimo capro espiatorio trovato dal governo di Mosca dall’inizio della guerra, tra giornalisti soppressi, emittenti, giornali, studenti e manifestanti e politica all’opposizione arresati, tra cui Ilya Yashin e Vladimir Kara-Murza. L’ennesimo bavaglio, e repressione da parte di Putin, che ha condannato lo studente a quasi 9 anni di prigione.