Le accuse sono di frode e oltraggio alla corte di matrice politica per Alexey Navalny. Confermata la condanna dalla Cassazione.
L’appello di Alexey Navalny è stato respinto dalla Seconda Corte di Cassazione della Giurisdizione Generale russa. Al momento l’attivista, avversario politico di Putin arrestato nel 2021, si trova a Melekhovo, in un carcere di alta sicurezza a regime severo, in una cella di punizione.
La seconda Corte di Cassazione russa ha respinto il ricordo di Alexey Navalny, attivista e avversario politico di Putin. L’uomo era stato arrestato nel 2021 e adesso è stata confermata la sua condanna per frode e oltraggio alla corte, con matrice politica. In questo momento si trova Melekhovo, in un carcere severo, in cella di punizione.
Tra gli attivisti anti-Putin, Navalny è stato arrestato lo scorso anno, quando era tornato in Russia dalla Germania dove si era curato per un avvelenamento. Proprio quell’avvelenamento, che aveva messo in serio pericolo la sua vita, sul quale si sospetta un coinvolgimento dei servizi segreti del Cremlino. La condanna a due anni e mezzo, anni fa, era stata motivata politicamente, adesso gli anni di carcere sono saliti a 9.
Si, perché Navalny è stato accusato anche di frode, e di essere appropriato indebitamente di alcuni fondi. Per la precisione dei fondi che facevano parte della sua stessa fondazione anticorruzione. Anche in questo caso le accuse, secondo molti, era stata di matrice politica nei suoi confronti.
E’ stata la testata indipendente Meduza a ripotare le parole di Navalny. Il principale oppositore di Putin che avrebbe raccontato le motivazioni della sua attuale permanenza nella cella di punizione. Secondo quanto riportato recentemente, pare dunque che l’uomo sia finito per 12 giorni in isolamento per essersi rifiutato di lavare una recinzione. Una volta uscito, gliene hanno poi dati altri 14, immediatamente.
Navalny ha parlato delle sue condizioni in cella, affermando di avere con se solamente una tazza e un libro. “Mi ci sono abituato“, scrive Meduza riportando le sue parole, visto che negli ultimi due mesi le sue punizioni in cella sono state ben 6.
Un’altra punizione era arrivata anche quando, durante un’udienza in tribunale, Navalny aveva trovato tempo e forza di condannare l’invasione in Ucraina da parte di Putin e della Russia. In quel caso l’isolamento era durato 12 giorni. Un’altra volta, sempre da quanto riportato dalla testata Meduza, era invece stato in isolamento tre giorni per aver avuto un bottone della sua maglia slacciato.
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