Russia e Ucraina, terminate le ricerche al condominio di Dnipro mentre Mosca nega l’attacco

La situazione non è di certo migliorata nel conflitto Russia e Ucraina, che continua imperterrito a provocare morte e distruzione. Si sono appena concluse le ricerche dei dispersi nell’attacco del condominio residenziale a Dnipro, mentre Mosca nega la responsabilità, in merito all’accaduto, rivela anche l’intenzione di ampliare l’esercito e potenziare le fornitura militare e gli approvvigionamenti esteri.

Putin
Putin – Nanopress.it

Questo denota la volontà del presidente russo di proseguire nella operazione militare speciale in Ucraina. Dopo il terribile bombardamento al condominio di Dnipro, si sono sollevate polemiche internazionali e accuse importanti, che sono scaturite dal fatto di aver colpito un obiettivo puramente Civile.

La tensione è sempre alle stelle e sta coinvolgendo anche le autorità internazionali sempre più da vicino. Dopo un periodo di isolamento Putin ha ripreso, più forte che mai, a coltivare i contatti con gli alleati asiatici e del Medio Oriente e si appresta, ora, ad ampliare la strategia militare per proseguirà negli obiettivi militari prefissati. Zelensky nel mentre chiede a gran voce che le nazioni europee si impegnino senza tacere in merito al disastroso attacco avvenuto a Dnipro, che ha colpito una popolazione innocente. Nell’attacco sono morti anche 5 bambini. Uno scempio che, anche secondo le associazioni per i diritti umani, deve finire e nel piu breve tempo possibile.

Una faccenda che preoccupa molto nelle ultime ore è anche quella della centrale di Zaporizhzhia che, secondo i tecnici dell’Aiea, necessita di una postazione stabile che riesca a vigilare costantemente sul possibile disastro, che potrebbe scaturire, dato il deterioramento attuale dell’impianto.

Le ricerche di Dnipro sono concluse. Il bilancio è di 44 morti

Il bombardamento al condominio civile di Dnipro, abitato da 200 persone, ha sollevato lo sdegno internazionale, in quanto e stato colpito un edificio civile con persone che non hanno nulla a che fare con conflitto tra Russia e Ucraina. Le immagini pervenute dai media locali hanno portato alla luce una situazione tragica e allarmante, un palazzo trafitto a metà che è diventato un cumulo di macerie.

Le ricerche sono partite immediatamente e i soccorritori si sono messi al servizio della popolazione con l’utilizzo di cani molecolari, per riuscire a trovare superstiti e sono andati avanti con le ricerche fino a qualche ora fa.  Una foto scattata ad una ragazza seduta, tra le macerie della propria abitazione, al quinto piano è diventata il simbolo di questo tremendo attacco, che ha visto colpire l’edificio con uno dei potenti missile in circolazione punto

Mosca ha rifiutato la paternità dell’attacco e si dissocia dall’evento. Zelensky invece supportato dall’intelligence Ucraina, non ha dubbi sulla provenienza dei missili che hanno colpito i residenti di Dnipro. Il consigliere del capo di stato, dopo aver comunicato erroneamente che il missile era stato colpito ma non distrutto dalle truppe ucraine, ha rassegnato le dimissioni che sono state accolte dal presidente ucraino.

Le autorità locali, insieme al servizio di emergenza ucraino, hanno comunicato che i soccorritori hanno interrotto le ricerche nell’edificio residenziale distrutto dalle bombe a Dnipro.

Stando a quanto riportano le autorità locali, l’ultimo bilancio riporta che le vittime sono 44 persone, tra cui 5 bambini, e i feriti 79, tra cui 16 bambini.

Emerge che è nato uno sorta di memoriale per omaggiare le 44 vittime di Dnipro a Mosca. A segnalarlo su Twitter è stato il Wall Street Journal, che ha sottolineato, inoltre, che le televisioni russe non hanno raccontato la realtà ovvero hanno taciuto sull’attacco missilistico russo attuato contro un condominio della città rossa.  È apparsa anche una foto allegata al tweet che ha condiviso il giornalista, nella quale si vede che sono stati deposti fiori e una foto incorniciata con l’immagine del palazzo distrutto sotto il monumento alla poetessa ucraina Lesya Ukrainka.

Mentre la situazione più incandescente che mai si apprende dei ringraziamenti effettuati dal presidente ucraino Zelensky nei confronti dell’Unione Europea ,che ha deciso di inviare nuovi aiuti all’ucraina. Il capo di Stato ha scritto: “L’Ucraina ha ricevuto i primi 3 miliardi di euro dal nuovo programma macrofinanziario da 18 miliardi di euro. Sono grato all’Ue e alla presidente Ursula von der Leyen per il forte sostegno”.

Alla situazione attuale rivela tensione causata da accuse reciproche e distruzione senza fine, che sta coinvolgendo, con una crisi energetica e economica la comunità internazionale. Alcune potenze mondiali si sono dette preoccupate dell’evolversi del conflitto anche per l’impatto economico e sociale che ha e che potrebbe avere in futuro. Un prolungamento eccessivo della guerra date le condizioni critiche attuali di molte nazioni sarebbe deleterio.

La maggior parte delle potenze esprime posizione favorevole alla conclusione del conflitto, che però sembra ancora decisamente troppo lontano punto

Le reazioni internazionali

Dopo l’attacco missilistico russo alla città di Dnipro, che ha colpito un’edificio civile nel quale sono morte 44 persone e tra questi 5 bambini e,  purtroppo, sono ancora dispersi 20 persone ma nonostante ciò i soccorritori, dopo aver tentato il tutto e per tutto e aver continuato incessantemente nelle ricerche senza mai interrompersi, hanno convenuto che, dato il tempo trascorso dall’attacco e la mancanza di segnali positivi da parte dei cani molecolari, sia impossibile trovare ancora persone in vita e hanno così posto fine alle operazioni di ricerca.

Ovviamente dopo l’accaduto le nazioni occidentali e soprattutto l’Unione Europea si è strinta attorno alle vittime e ha precisato nuovamente che l’Ucraina non verrà lasciata sola nella difesa del suo territorio, ma che gli aiuti continueranno per tutto il tempo necessario.

Ursula Von der Leyen ha affermato in merito: “Posso assicurarvi che l’Europa sarà sempre con voi e sul fronte degli aiuti economici ci saremo, per tutto il tempo che sarà necessario”.

In mezzo a questo dolore senza fine si aggiunge la vicenda che vede come protagonisti il gruppo Wagner ovvero i mercenari assoldati da Putin per il conflitto in Ucraina e la Serbia.

Il presidente Alexander Vucic ha mandato un messaggio tramite la tv ufficiale di Belgrado che chiedeva di smettere il reclutamento di mercenari da parte del gruppo Wagner in Serbia.

Vucic ha poi affermato: “Perché voi, da Wagner, chiamate i volontari a unirsi ai suoi ranghi quando sapete che è contro le nostre leggi?”. L’annuncio di “Wagner” per il reclutamento di volontari per la guerra contro l’Ucraina, pubblicato da Russia Today Serbia, “non è giusto” , Non è giusto nei confronti di chi soffre perché non ha punito Chaikovsky, Dostoevsky o Tolstoj”, e perché la Serbia ha ricevuto “ogni persona dalla Federazione Russa, e il russo è come una lingua madre”.

Un’accusa importante che ha lasciato perplesse le istituzioni internazionali e ha ricevuto nell’immediato anche la risposta di Mosca.  Lo stesso fondatore del gruppo Wagner Prigozhin ha riferito che non vi sono combattenti serbi nelle sue truppe da molto tempo e che, ciò che è emerso da Vucic, non rispecchia la realtà.

Ha precisato che: “Il Gruppo Wagner “non è mai stato in Serbia. Non ho avuto contatti con la Serbia. Al momento non ci sono cittadini serbi” nell’organizzazione e “non ci sono da molto tempo. Pertanto, tutte le voci che si stanno diffondendo sull’interazione tra il Gruppo Wagner e la Serbia non hanno fondamento”.

Proprio in merito all’esercito russo emerge una nuova strategia che va incontro ad un ampliamento militare studiato per portare a termine tutti gli obiettivi prefissati.

Il ministro della Difesa russo Soighu è stato in visita in Ucraina alle truppe russe, al centro di comando di Vostok. Durante il suo incontro il ministro della Difesa ha ascoltato il resoconto delle operazioni dal tenente generale Muratov che ha spiegato le azioni delle truppe ma anche dei comandanti in altri settori. Soighu hapou annunciato che verranno fatti i cambiamenti su larga scala in merito sia in merito alle strategia che all’ampliamento dell’esercito. Sembra infatti che la Russia voglia arrivare almeno ad avere un milione e mezzo di soldati impiegati nell’operazione speciale militare in Ucraina.

Esercito russo
Esercito russo – Nanopress.it

In tutto questo si è inserita anche Londra che sta dando il maggior sostegno possibile alle truppe ucraine e ha analizzato con la propria intelligence l’attacco eseguito ad Dnipro. In merito al missile utilizzato emerge che: “è notoriamente impreciso quando viene utilizzato contro bersagli a terra poiché il suo sistema di guida radar è scarso nel differenziare i bersagli nelle aree urbano”.

Anche la premier Sanna Marin a spiegato che, se fosse necessario, l’Unione Europea resterà anche 15 anni al fianco dell’ucraina. Emerge inoltre anche il pensiero della Cina che ha esposto la prioria opinione tramite il vice premier Liu He:Dobbiamo abbandonare la mentalità della guerra fredda, unire le mani per rispondere alle crisi globali”. Ha concluso poi spiegando che: “Per rispondere in modo unito a queste crisi bisogna mantenere la pace“.

Impostazioni privacy