La Russia sta affrontando un momento particolare, nel quale dopo timide manifestazioni di un possibile dialogo, Putin si mostra invece convinto a proseguire l’operazione militare speciale in Ucraina e nelle ultime ore ha sottolineato la sovranità su Zaporizhzhia.
Mosca non accenna a a frenare la propria aspirazione di conquista nei confronti dell’Ucraina, nonostante abbia più volte affermato di non voler mettere in pericolo la sovranità di Zelensky. Gli ultimi giorni hanno mostrato un cambiamento repentino del conflitto sul campo, dato che l’Ucraina ha cominciato a colpire obbiettivi militari in Russia. Questo ha provocato reazioni a catena inevitabili e prese di posizione in merito alla scelta di Zelensky. Le ultime notizie rivelano che è stato effettuato uno scambio di prigionieri che comprende anche la cestista americana Griner, detenuta in Russia e condannata a nove anni di reclusione. Nel mentre il presidente Vladimir Putin ha presenziato alla riunione economica delle potenze euroasiatiche.
La Russia sta portando avanti con decisione e la sua posizione contro l’Ucraina che, a sua volta, continua ad avanzare e ora ha adottato una nuova strategia che vede un cambio importante. L’esercito ucraino ha utilizzato droni per attaccare basi militari russe.
Una decisione che Kiev ha preso in maniera autonoma per frenare i numerossimi attacchi subiti dalla Russia nelle scorse settimane. L’Ucraina ha visto le sue infrastrutture strategiche, energetiche e civili distrutte e la popolazione è costretta a blackout continui per razionare la corrente e poter utilizzare un minimo di riscaldamento, dato che le temperature sono scese di gran lunga sotto lo zero.
Mosca ha duramente attaccato la scelta di Zelensky e ha anche affermato che gli Usa potrebbero aver avuto un ruolo fondamentale in questa escalation militare ucraina.
Il Pentagono però ha voluto precisare che non ha avuto nessuna parte negli attacchi che hanno colpito gli aeroporti militari russi. Oltretutto Washington ha precisato anche che non ha fornito nessun arma a lungo raggio ma soltanto armi da difesa e non da attacco.
Ma nonostante le autorità internazionali spingano ad un dialogo, che porti a un negoziato di pace, la situazione è ancora preoccupante e imprevedibile.
Russia e Usa hanno effettuato uno scambio di prigionieri che ha portato al rimpatrio della cestista statunitense, che era stata arrestata in aeroporto a Mosca. La Turchia ha preso parte alla mediazione dello scambio e sta cercando di favorire il dialogo tra Zelensky e Putin.
I bombardamenti sono continuati durante la notte e si apprende che il politico Yashin è stato condannato a otto anni e mezzo per falsità contro l’esercito e per aver condannato la guerra in Ucraina. Navalyn, oppositore numero uno di Putin, ha dichiarato in merito: “Un altro verdetto spudorato e illegale del tribunale di Putin non metterà a tacere Ilya e non dovrebbe intimidire il popolo onesto della Russia. Questo è un altro motivo per cui dobbiamo continuare a lottare e non ho dubbi che alla fine vinceremo”.
Il presidente russo Putin porta avanti l’operazione militare senza tenere conto delle ammonizioni che arrivano dall’Occidente. Anche oggi saranno emesse dagli Usa nuove sanzioni contro Mosca e di recente è stato approvato il price cap sul gas russo che però sembra non scalfire il leader del Cremlino.
Le relazioni internazionali sembrano aver subito un danneggiamento a causa del conflitto e Putin resta sempre più isolato. Nonostante ciò la potenza russa è parte importante dell’economia globale e i partner come la Cina per esempio, sempre schierata al fianco di Putin e legata da legami profondi, ha preso però le distanze dalla guerra a causa della crisi energetica e alimentare che ha messo a dura prova la popolazione mondiale e l’economia internazionale.
Gli Usa e l’Occidente continuano ad essere al fianco dell’Ucraina nel sostenerla nel difendersi dalla Russia, ma cominciano ad andare incontro all’idea di negoziati che porterebbero beneficio a tutte le nazioni.
Putin nel frattempo ha presenziato al summit delle potenze euroasiatiche che si è tenuto oggi. La riunione è centrata sulla questione economica e i capi di stato si sono riuniti a Bishkek, in Kirghizistan. Gli Stati presenti sono Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan e ovviamente la Russia e lo scopo della riunione è quella di favorire il libero scambio tra membri e incrementare il commercio.
Si apprende nelle ultime ore che il presidente turco Erdogan ha in programma di incontrare sia Putin che Zelensky per favorire un dialogo. Ha riferito inoltre: “Abbiamo favorito lo scambio di ostaggi tra i due Paesi. La guerra ha causato una crisi alimentare globale. Domenica parlerò con Putin e poi con Zelensky. Vogliamo portare il grano nei paesi più sviluppati”.
Putin ha inoltre dichiarato all’agenzia Tass che “raggiungere un accordo sull’Ucraina è inevitabile”.
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