Alexey Navalny, il più grande oppositore di Putin, versa in condizioni di salute pessime che peggiorano sempre di più.
Per questo motivo di pensa che possa essere stato avvelenato. A riferirlo è stata la sua portavoce Kira Yarmysh che su Twitter ha riferito che l’uomo ha un fortissimo dolore allo stomaco e avrebbe già perso 8 chili. Anche il suo avvocato Vladim Kobzev ha rincarato la dose parlando di una situazione molto strana poiché l’uomo, che sta scontando una pena nel carcere di Melekhovo, viene volutamente lasciato senza cure.
Alexei Navalny è un attivista di origini ucraine, considerato il più grande oppositore di Putin. Condannato a 9 anni di reclusione per frode e oltraggio alla corte, ora si trova in regime di carcere duro a Melekhovo, vicino a Mosca.
L’oppositore è in carcere dal gennaio del 2021, quando è stato arrestato non appena ha messo piede in Russia dalla Germania, dove era in cura per un avvelenamento che ha fatto temere per la sua vita. Questo era stato addebitato all’intelligence russa che avrebbe validi motivi per toglierlo di mezzo.
Navalny ha ricevuto una condanna per motivi politici e nel marzo dell’anno scorso a questa ne è stata aggiunta una di 9 per essersi appropriato indebitamente di soldi donati alla sua Fondazione che si occupa della lotta alla corruzione. Anche in questo caso si tratta di accuse di matrice politica e la condanna è stata confermata nel maggio del 2022.
Inizialmente l’uomo venne condotto nel centro detentivo di Pokrov ma poi venne trasferito e per diverso tempo non si seppe dove, infine è emerso che era stato mandato nel carcere di massima sicurezza della cittadina russa di Melekhovo, a 250 chilometri da Mosca. C’era assoluta segretezza sulla vicenda dell’attivista ucraino e questo alimentava voci terribili sul fatto che fosse stato fatto fuori. Queste però erano anche frutto delle continue proteste di Navalny, che ha dichiarato più volte di essere stato punito duramente per motivazioni molto futili, come la divisa allacciata male o il rifiuto di pulire una cancellata del carcere.
Forte oppositore di Putin, l’ucraino si è fatto portavoce di molte proteste che apertamente criticavano l’operato del Cremlino, in particolare dopo il febbraio del 2022 che tutti sappiamo essere la data di inizio dell’invasione in Ucraina.
Ha alimentato un forte odio nei confronti del presidente russo e possiamo dire che Navalny, avvocato di stampo prettamente liberale, ha dedicato la sua intera vita a opporsi alla Russia e al regime di Putin.
Classe 1976, sposato e con due figli, l’attivista non ha avuto una vita semplice proprio per queste sue scelte. Oltre ad essere entrato e uscito dal carcere molte volte, a causa dell’organizzazione di manifestazioni non autorizzate contro il governo, Navalny ha subito un avvelenamento che o ha costretto a un ricovero ospedaliero per un’eruzione cutanea e un grave rigonfiamento del viso. I dottori parlarono di reazione allergica ma il legale ha sempre sostenuto la tesi peggiore.
Era il 2019 quando avvenne ciò e l’anno seguente ci fu un episodio analogo ma la moglie Yulia chiese che venisse curato in Germania, così venne trasferito nell’ospedale di Berlino in terapia intensiva. Qui, quelli che erano stati precedentemente semplici sospetti, divennero conferme e infatti il governo tedesco rivelò pubblicamente l’avvelenamento da agente chimico.
Arriviamo al 2021 e alla condanna per l’appropriazione indebita di 400mila dollari dell’azienda Ives Rocher. Ancora la sta scontando, anzi questa si è inasprita alla luce di nuove accuse penali a suo carico come la creazione di un gruppo estremista che alimenta l’odio. Per tali motivi dovrà scontare circa 15 anni ma ora c’è di nuovo il focus sulla sua situazione a causa di nuovi problemi di salute che, visti i precedenti, fanno temere per la sua vita una terza volta.
La portavoce dell’attivista ucraino ha denunciato su Twitter la mancanza di cure verso Alexei Navalny, supponendo che sia stato avvelenato nuovamente. Sappiamo che fra sabato e domenica è stata chiamata un’ambulanza per verificare lo stato di salute dell’uomo che ha perso quasi 10 chili in due settimane e si trova in isolamento per la 13esima volta in poco tempo.
Circostanze detentive molto strane che secondo la Yarmish e il legale possono essere migliorate solo con una forte pubblicità per denunciare questo scandalo. La donna lamenta che l’uomo ha un forte dolore allo stomaco ma il dottore che lo visita prende la situazione sotto gamba rispondendo alle sue domande con motivazioni assurde come l’arrivo della primavera e quindi delle esacerbazioni. Ancora, gli viene negata l’ora d’aria e anche la possibilità di incontrare la famiglia.
Non si esclude un nuovo avvelenamento, come abbiamo visto non sarebbe il primo tentativo di ucciderlo:
“per tutto questo tempo in carcere potrebbe essere stato avvelenato con qualcosa che fa peggiorare la sua salute lentamente ma in modo costante. i problemi non sono solo quelli legati alla salute, infatti il regime carcerario è più crudele del dovuto”
ha detto la portavoce sottolineando il fatto che Alexei è stato mandato per la 13esima volta in cella di isolamento, dopo che era uscito da lì venerdì scorso. Fra l’altro sembra che un agente penitenziario lo abbia informato che si sta preparando una provocazione contro di lui.
Anche il suo avvocato Kobzev ha denunciato la situazione, definendola molto strana, anche perché sembra che abbia una malattia sconosciuta ma nessuno lo sta curando. Perfino le medicine che gli manda sua madre tornano alla mittente.
L’avvocato non esclude che le autorità vogliano far peggiorare la sua salute in modo graduale, portandolo anche a una crisi a livello psicologico, insomma un quadro d’insieme molto grave e letale per l’equilibrio psicofisico di Navalny.
“chiederemo il tossicologico e gli esami radiologici. il mio assistito aveva denunciato già all’inizio dell’anno di essere stato privato delle cure per i sintomi influenzali che accusava. crediamo che il cremlino voglia ucciderlo”.
Parole molto pesanti che alimentano ancora di più le tensioni e le rivolte portate avanti dai suoi sostenitori. Il presunto caso sarebbe l’ultimo di una lunga serie che ha visto come vittime gli oppositori o comunque i personaggi che Mosca considera scomodi.
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