Il presidente Volodymir Zelensky ha affermato che nel caso in cui Putin morisse finirebbe anche la guerra in Ucraina. Questa importante affermazione fa parte di un’intervista rilasciata al conduttore e giornalista statunitense David Letterman.
Il presidente ucraino ha risposto, in realtà, a una domanda che gli è stata posta dal presentatore statunitense e la risposta data ha attirato l’attenzione mondiale e sicuramente anche quella della Russia. Le ultime ore sono state molto dure per il territorio ucraino che ha subito nunerosi bombardamenti nelle zone di Bakhmut, del Donbass e anche a Kherson. Le infrastrutture energetiche in Ucraina sono compromesse per il 40% e la popolazione è costretta al freddo e senza corrente elettrica. Va precisato che le temperature sono ben al di sotto dello zero e il gelo ha ricoperto completamente l’Ucraina. Nonostante si fosse visto uno spiraglio positivo da parte di Putin, che aveva fatto sperare in un fututo dialogo di pace, l’attacco messo a segno dalle truppe ucraine alle basi aeronautiche russe è stato la scintilla che ha nuovamente scatenato il caos a Mosca.
La guerra tra Russia e Ucraina continua senza tregua e negli ultimi giorni Mosca ha bombardato consistentemente molti territori ucraini, colpendo le strutture energetiche ancora attive, provocando ulteriore distruzione e devastazione. Bakhmut è ad oggi un cumulo di macerie e le foto che hanno mostrato i media locali rivelano una situazione disperata.
Nella giornata di ieri è stata Odessa ad essere colpita da moltissimi missili che hanno danneggiato irreparabilmente la fornitura energetica è la stessa azienda che gestisce il flusso nella città ha consigliato ai cittadini, circa un milione e mezzo senza luce, di lasciare la città il prima possibile dato che non è possibile stabilire un tempo per il ripristino della fornitura.
Si apprende che dall’altro lato le truppe di Kiev hanno continuato ad attaccare le zone occupate dai russi ma di sovranità Ucraina e nonostante le difficoltà create appositamente da Putin non nano ad accantonare la loro avanzata.
Ieri il presidente turco Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Putin, il quale ha tentato di condurre il leader russo ad un possibile dialogo augurandosi inoltre che la crisi finisca presto. Le autorità internazionali stanno cercando il più possibile di arrivare ad un accordo e spingere le nazioni in guerra ha un dialogo di pace. Sembra che da entrambi i lati però non ci sia questa possibilità imminente e Zelensky riferisce che, per una trattativa di pace, è necessario che la Russia rispetti le condizioni chieste da Kiev, ovvero la restituzione dei territori occupati.
Putin prosegue la sua operazione militare speciale che ha intensificato ulteriormente dopo gli attacchi ucraini alle basi militari in Russia. Ieri ed oggi il leader del Cremlino ha bombardato il territorio ucraino, rendendo ancora più difficile la sopravvivenza, non soltanto per l’ esercito ma rendendo anche la vita dei cittadini difficilissima.
La Gran Bretagna intanto ha fornito aiuti militari all’Ucraina e le forniture che hanno inviato sono a lungo raggio e capaci quindi di colpire la Russia nel cuore.
L’Unione Europea doveva oggi raggiungere un accordo sulle nuove sanzioni da elargire alla Russia nell’incontro organizzato appositamente, ma emerge che non è stato possibile accordarsi e il summit verrà posticipato.
Momenti di tensione che sembrano non arrivare ad una conclusione il conflitto continuo ancora senza sosta.
Il presidente ucraino Zelensky a rilasciato un’intervista a David Letterman , famoso giornalista e conduttore statunitense, che ha posto una domanda particolare al leader ucraino ovvero che cosa succederebbe nel caso in cui Putin perdesse la vita.
Volodymir Zelensky è stato ospite di David Letterman nel suo show per Netflix “Non c’è bisogno di Presentazioni” e ha risposto numerose domande posta dal conduttore. Prima fra tutte la domanda sul possibile e concreto utilizzo dell’arma nucleare da parte di Putin al quale Zelensky non ha esitato rispondere immediatamente: “ha paura della morte e ama la vita, quindi non so se sia pronto a usare un’arma nucleare. Perché sa che, se premerà il pulsante, il passo successivo sarà una risposta degli altri Paesi indirizzata a lui, a lui personalmente”.
Letterman ha poi chiesto al presidente se la minaccia nucleare fosse davvero così imminente e come viene descritta dai media e la risposta è stata: “Certo, credo che ci siano due circostanze diverse che possono portare a un simile esito. La loro occupazione della nostra centrale nucleare” di Zaporizhzhia “è già una grande minaccia. L’altra circostanza: esiste la minaccia di un attacco nucleare da parte di Putin? L’ho incontrato, e in lui ho visto il desiderio di vivere, ama la propria vita. Ha persino voluto sedersi a quel tavolo lunghissimo. Ha paura di contrarre il Covid-19 o qualche altra infezione.”
Ma la domanda che ha attirato l’attenzione internazionale e stato quella che il conduttore ha posto nella seconda parte dell’intervista ovvero: “Immaginiamo che Putin si prenda un raffreddore e muoia, o cada accidentalmente da una finestra e muoia, la guerra proseguirebbe”.
La risposta di Zelensky è stata: “non ci sarebbe nessuna guerra. Il regime autoritario è terribile. C’è un alto rischio che tutto venga deciso da una persona sola. Quindi quando la persona se ne va, tutte le istituzioni si fermano. Qualcosa di simile è avvenuto in Unione Sovietica. Tutto si è fermato. Penso che se lui non ci fosse più sarebbe difficile per loro. Dovrebbero concentrarsi sulla politica interna, non su quella estera”.
Una risposta che ha fatto pensare e ragionare I media internazionali e che nasconde in fondo un meccanismo ovvio, nel caso in cui venisse a mancare il leader che ha lanciato l’operazione militare.
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