Elena Rybakina a 19 anni conquista il primo slam in carriera trionfando nella finale di Wimbledon contro Ons Jabeur, la kazaka dimostra grande maturità rimontando l’algerina e chiudendo al terzo set con il punteggio di 3/6,6/2,6/2.
La particolarità di questa edizione di Wimbledon è stata l’esclusione automatica dal torneo di tutti i tennisti russi, quasi come uno scherzo del destino a vincere il singolare femminile è stata Elena Rybakina naturalizzata Kazaka ma nativa proprio di Mosca.
La classe ’99 dimostra anche oggi una sorprendente maturità nel saper gestire i momenti chiave della partita sfruttando il suo dritto che anche oggi, come nella semifinale con Simona Halep, ha fatto la differenza.
Elena Rybakina regina di Wimbledon
Elena Rybakina entra ufficialmente nella storia del tennis vincendo Wimbledon e diventando la prima tennista kazaka a riuscire in questa impresa, la classe ’99 è inoltre la vincitrice più giovane nella storia dei Championships da Petra Kvitova nel 2011.
Esce tra le lacrime Ons Jabeur che si illude dopo aver dominato il primo set crollando sotto i colpi della giovane avversaria che alza il ritmo con il dritto mandando in tilt la difesa della tennista algerina.
Jabeur abbandona il campo centrale con molti rimpianti per un match in cui avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa in più, l’algerina dal secondo set in poi ha nettamente diminuito la propria spinta concedendo all’avversaria il comando del gioco e commettendo tanti errori non forzati sopratutto in uscita dal servizio.
Vittoria meritatissima quella di Elena Rybakina che ha trionfato disputando un torneo tanto bello quanto inaspettato: la kazaka ha eliminato giocatrici di primissima qualità come Tomklanovic e Halep ed in un torneo complessivamente (a livello femminile) non di altissimo livello ha saputo sfruttare al meglio le proprie qualità.
La finale di Wimbledon per la classe ’99 era iniziata malissimo con un primo set dominato da Jabeur ai danni di una Rybakina che per larghi tratti è sembrata incapace di organizzare un contrattacco.
La vittoria del secondo parziale ha totalmente capovolto l’inerzia psicologica del match dando tranquillità alla kazaka e mettendo sotto pressione l’algerina, il risultato è stato evidente, un doppio 6/2 che ha mandato in estasi il team di Elena Rybakina, molto pacata invece l’esultanza della vincitrice.
Ora per la regina di Wimbledon l’obiettivo sarà quello di arrivare nella migliore condizioni possibile alla stagione sul cemento americano, agli US Open le attenzioni saranno tutte su di lei che vorrà dimostrare come la vittoria ai Championships è stata solo l’inizio di una grande carriera.