Sacchetti dei rifiuti intelligenti: arrivano quelli con il microchip

I sacchetti dei rifiuti intelligenti, dotati di microchip: non si tratta di un’invenzione destinata ad essere messa in pratica soltanto nel futuro. Esistono già e li hanno provati, per la prima volta, in un quartiere di Seveso, in provincia di Monza Brianza. I risultati sono stati ottimi per ciò che riguarda la possibilità di gestire al meglio la spazzatura. Si è visto che la quantità di rifiuti da spedire nell’inceneritore è stata dimezzata ed è raddoppiato il dato relativo alla raccolta differenziata. Tutto ciò ha avuto anche risvolti positivi non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per l’opportunità di risparmiare, attraverso un alleggerimento delle tariffe.

L’utilizzo dei sacchetti innovativi è stato preceduto da una campagna di formazione tra i cittadini. Anche i bambini sono stati coinvolti in questa opera di sensibilizzazione. Poi ogni azienda e ogni famiglia hanno avuto un kit di sacchi blu trasparenti dotati di un chip elettronico. Quando avviene il ritiro della spazzatura, i sacchetti vengono caricati su dei mezzi, che sono dotati di sistemi di registrazione. Attraverso di essi viene rilevato il codice del sacchetto e tutti i dati vengono trasferiti ad un sistema centrale, che riesce ad elaborare la quantità di rifiuti prodotta. Attraverso questa sperimentazione di un sistema particolare di gestione della spazzatura, è stato rilevato che, proprio nella zona di Seveso, nel corso di due mesi è diminuita la quantità di rifiuti non riciclabili. Si è avuto un vero e proprio dimezzamento.

Contemporaneamente sono aumentati i rifiuti riciclabili: un incremento del 14% della quota recuperata di carta, il 41% di plastica e di alluminio recuperabili in più. Visti i considerevoli risultati ottenuti, si è pensato di estendere l’uso del sacchetto con microchip anche in altri 24 Comuni della zona. L’amministrazione comunale ha anche pensato che si possono premiare i cittadini più virtuosi, abbassando le tariffe, secondo un’ottica di personalizzazione. Tutto questo, quindi, ci fa capire com’è possibile poter ottenere di più con semplici strategie che fanno bene all’ecocompatibilità. Soprattutto le nuove tecnologie possono costituire un punto a favore della salvaguardia ambientale. Basta soltanto ricorrere a degli espedienti, che sappiano dare una spinta in più a chi vuol mettere in atto le buone pratiche.

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