Da quando la raccolta differenziata è diventata un’abitudine largamente diffusa, spesso possono sorgere dei dubbi su come gettare nella maniera corretta alcune delle cose che siamo soliti utilizzare. Ecco, a tal proposito, dove si buttano i fazzolettini di carta.
Tutti noi, per vivere, necessitiamo che il nostro pianeta sia nelle condizioni più ottimali possibili. Ma siamo proprio noi che, a nostra volta, dobbiamo impegnarci affinché sia così. Piccoli gesti quotidiani da parte di tutti possono contribuire in maniera significativa a salvaguardare la salute della Terra. La raccolta differenziata, ad esempio, è fra questi.
Smaltire nella maniera adeguata i rifiuti che produciamo può, con il minimo sforzo, non solo ridurre l’impatto ambientale e, quindi, limitare l’inquinamento, ma anche contribuire al processo di riciclo dei materiali. Tale pratica, specie in questo momento di forte crisi, rappresenta un aiuto anche dal punto di vista economico e produttivo. Riciclare materiali già esistenti, infatti, fa sì che non vengano impiegate più materie prime del dovuto per produrne di nuovi.
Da alcuni anni, ogni paese ha adottato le proprie regole di differenziazione dei rifiuti; in Italia, ad esempio, in linea generale esistono cinque diverse categorie di smaltimento: umido; carta; plastica; indifferenziata e vetro. In ognuna di esse vanno gettati i materiali corrispondenti, ma su alcuni vi sono ancora dei forti dubbi. Dove si smaltiscono, ad esempio, i fazzolettini di carta? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Fazzoletti di carta: dove buttarli
Nonostante la raccolta differenziata sia una pratica attiva da diversi anni nel nostro paese, spesso quando si deve gettare via qualcosa ci si chiede ancora quale sia la categoria di appartenenza corretta dei nostri rifiuti. I fazzolettini di carta, ad esempio, sono tra gli oggetti che creano più confusione.
In questo caso specifico, non bisogna lasciarsi condizionare dal nome dell’oggetto: la carta, al contrario di ciò che si possa pensare, non è la scelta giusta. I fazzoletti, infatti, sia se utilizzati per soffiarsi il naso sia per altri scopi, vanno gettati nell’indifferenziato.
Differenziare nel modo corretto i rifiuti, inoltre, contribuisce alla buona riuscita del processo di riciclo. Buttare un oggetto nella categoria errata potrebbe non solo andare a inficiare sulla qualità del prodotto finale, ma anche rendere più laborioso, lungo e, di conseguenza, dispendioso, il recupero dei materiali. Infine, ma non per questo meno importante, prestare poca attenzione alla maniera in cui si effettua la raccolta differenziata può portare al pagamento di sanzioni.
Multe per un’errata raccolta differenziata
Come precedentemente accennato, differenziare correttamente i rifiuti è una pratica molto importante per la nostra società. Per questo motivo, errori e disattenzioni da parte dei cittadini possono avere conseguenze anche di tipo economico. Nessuno vorrebbe mai ricevere una multa, ma è proprio questo che potrebbe accadere nel caso in cui, durante i controlli a campione, venissero riscontrati errori di smaltimento.
In questi casi, le sanzioni previste si aggirano intorno ai 300 €. Fare la raccolta differenziata nel modo adeguato, dunque, è un gesto d’amore nei confronti del pianeta, di noi stessi e dei nostri portafogli.