Il sale nell’acqua della pasta è uno dei gesti classici della cucina, ma non tutti sanno che è sbagliato farlo soprattutto in termini di risparmio energetico.
È da considerarsi uno dei piatti più diffusi al mondo, rigorosamente Made in Italy e con una preparazione versatile per accarezzare i palati di ogni genere. La pasta si presenta con ogni forma possibile, tipologia di grano e consistenza per accompagnare sughi differenti.
A tutto questo si aggiungono le credenze popolari, tra errori e falsi miti che si portano avanti per intere generazioni. A volte, questi errori si commettono in buona fede proprio perché consigliato dalla mamma o dalla nonna.
Proviamo a fare insieme un viaggio attraverso questi falsi miti, arrivando sino al sale nell’acqua della pasta che è l’errore più grave per la bolletta energetica di fine mese.
Preparare la pasta: errori e falsi miti
Nella preparazione della pasta si prendono sempre le ricette e i consigli delle nonne, senza pensare che alcuni di questi siano dei falsi miti o veri e propri errori.
Prima di tutto, la maggior parte delle persone tende a cuocere la pasta senza valutare il vero tempo di cottura indicato dal produttore. Ogni tipologia di pasta è differente, infatti bastano pochissimi secondi per sbagliare tra troppo al dente e praticamente scotta. Sulla confezione sono indicati i minuti di cottura ottima ed è importante che si misuri nel momento in cui l’acqua bolle e non prima.
Un altro errore è pensare di usare una padella piccola, oppure di mettere poca acqua per la cottura. Un esempio? Per 100 grammi di pasta deve essere usato 1 litro di acqua ed è fondamentale per evitare che si attacchi alla padella restando completamente cruda.
La credenza popolare del filo d’olio nell’acqua di cottura per non far attaccare la pasta è tra le più seguite. Ma è una idea non corretta, perché sarà sufficiente mescolare bene la pasta durante la cottura senza sprecare olio.
Un errore da non commettere – in aggiunta a quanto sopra – è di risciacquare la pasta sotto l’acqua fredda. È un gesto che porta solo ad una perdita di consistenza e di gusto.
Sale nell’acqua della pasta, perché è sbagliato aggiungerlo?
Il sale nell’acqua della pasta è un altro gesto comune, insegnato dalle mamme e dalle nonne tramandando questo segreto a tutta la famiglia. In realtà, il passaggio non dovrebbe essere fatto per insaporire la pasta bensì per non farla attaccare alla padella.
Facciamo chiarezza? Aggiungere il pizzico di sale a fine cottura è uno spreco, perché resterà a fondo padella senza dare alcun beneficio. Se buttato ad inizio cottura allora potrà dare un gusto ed evitare che la pasta si attacchi.
Ma attenzione: il sale non accelera il procedimento di cottura e non influisce sul processo di ebollizione.
Al contrario, l’acqua salata ci impiegherà moltissimo tempo a bollire influendo totalmente sulla bolletta energetica. In un momento così delicato per l’energia e le materie prime, con bollette che aumentano mese dopo mese, non è più tempo di credere in qualcosa di così sbagliato.
Quindi, il sale nella pasta è perfetto per insaporire il gusto e per fare in modo che non attacchi alla padella. Ma non è assolutamente indicato per accelerare i tempi di cottura, anzi li rallenta e impatta notevolmente sulla bolletta dell’energia elettrica (proprio perché l’acqua fa molta più fatica a raggiungere il grado di ebollizione).