Lorenzo Mario Toma è il nome del giovane che la mattina presto di domenica 9 agosto è morto dopo aver trascorso la notte nella discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, una delle località turistiche più vissute durante l’estate in Salento. A quanto si apprende, il giovane ha accusato un malore dopo aver preso una bevanda e intorno alle 6.30 di mattina si è accasciato a terra. Il medico legale, al termine dell’autopsia, ha stabilito che il giovane era affetto da una cardiomiopatia ipertrofica, ”che può causare anche una morte improvvisa”. Il medico ha anche eseguito prelievi per i successivi esami istologici e tossicologici, i cui risultati dovranno pervenire al magistrato entro 60 giorni. La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia che si manifesta già dall’infanzia e che riduce la cavità del ventricolo sinistro del cuore, soprattutto in casi di stress. E’ molto importante evitare tutti i possibili rischi, compreso quello di bere alcolici.
Il ragazzo si trovava in compagnia della fidanzata e di altri amici, che hanno chiamato il 118 tra le 6.30 e le 6.40. Pochi minuti prima delle 7 sono arrivate sul posto due ambulanze, una del 118 di Poggiardo e una del 118 di Scorrano, due comuni vicini alla struttura, che si trova in una zona decentrata, non molto semplice da raggiungere.
I volontari hanno tentato di rianimarlo per un’ora, fino alle 8, ma senza esito, il ragazzo è morto sul posto. Solo successivamente il corpo è stato portato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. E’ stata disposta l’autopsia, che dovrebbe tenersi, con molte probabilità, il lunedì mattina. Intanto il prefetto di Lecce Claudio Palomba, ha convocato, sempre per lunedì, alle 13, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Per quanto riguarda il locale, nessun provvedimento è stato adottato nei confronti della discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme. Sono ancora, spiegano infatti i carabinieri del comando di Maglie e del nucleo investigativo che indagano sull’episodio, da stabilire le cause del decesso. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, neanche quella di un problema di salute.