La Valle d’Aosta è l’unica regione che non registra incremento di contagi da coronavirus mentre nel resto d’Italia si contano nuovi positivi che hanno sviluppato il Covi-19. In sole 24 ore i nuovi contagiati sono passati da 282 (dato di mercoledì) a 306, i morti sono stati 10. Secondo l’analisi dei dati di questa settimana sull’epidemia elaborata dalla Fondazione Gimbe, il 57% dei casi si concentra in Lombardia, che nelle ultime 24 ore ha segnato 82 nuovi contagi, rispetto ai 52 del giorno prima, e 3 decessi. Anche l’Emilia Romagna resta ai vertici di questa classifica, con 55 nuovi casi. E scende anche l’età media dei malati negli ultimi 30 giorni, attestandosi a 43 anni.
Cresce il timore per il diffondersi di nuovi focolai in tutte le regioni che hanno registrato nuove infezioni, tranne la Valle d’Aosta, dove il conteggio resta ferma a zero. Mentre dai dati della Sorveglianza integrata Covid-19 in Italia forniti dall’Istituto Superiore di Sanità si nota il cambiamento dell’identikit del “contagiato medio”: più uomini che donne (prima era il contrario), e soprattutto più giovani che anziani. Nell’ultimo mese solo il 16% dei nuovi casi riguarda persone con più di 70 anni, mentre il 22,4% sono nella fascia 51-70 anni, il 50,4% in quella 19-50 anni e l’11,2% da 0 a 18 anni.
Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.350 casi di positività, 55 in più rispetto a ieri, di cui 32 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Dei nuovi casi, 27 si registrano nella provincia di Bologna e 11 in quella di Rimini.
Dei 27 nel bolognese, 15 sono relativi al nuovo focolaio individuato all’interno di una casa residenza per anziani del capoluogo, 3 operatori sanitari e 12 ospiti in maggioranza asintomatici e tutti già in isolamento. Nel riminese, degli 11 nuovi positivi, 9 sono cittadini stranieri, tutti asintomatici, che vivono nel residence del capoluogo nel quale la Ausl nei giorni scorsi ha individuato e isolato un focolaio subito gestito, avviando i controlli necessari.
La gran parte degli altri nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero, rimarca la Regione, ricordando di aver deciso, per chi arriva da Paesi extra Schengen, controlli più stringenti, a partire dal doppio tampone nel periodo dell’isolamento obbligatorio. Azione di prevenzione che sta portando a individuare positivi asintomatici, intervenendo subito su situazioni potenzialmente a rischio.
In Liguria (+15) sono saliti a 71 i positivi correlati al cluster del ristorante di sushi savonese. In Lazio (26 nuovi positivi) l’Asl ha disposto la chiusura temporanea di un ristorante in zona Infernetto nella capitale per una dipendente contagiata dal virus. Sono state individuate delle badanti di rientro dalla Romania e tre ragazzi di una comitiva di otto, in vacanza a Capri nei giorni scorsi, sono risultati positivi.
Gli altri contagi da coronavirus sono 30 nella Provincia autonoma di Trento, 22 in Veneto, 16 in Campania, 10 in Abruzzo. Tutte le altre regioni hanno un incremento a una sola cifra. I pazienti in terapia intensiva per il coronavirus in Italia passano da 48 a 49 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Mentre da dati ISTAT-ISS emerge che in nove casi su dieci il coronavirus è causa diretta di morte.
Dai dati diffusi dalla Regione Sardegna sono 1.382 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. E nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano due nuovi contagi nelle province di Nuoro e Sassari.
In totale nell’isola sono stati eseguiti 101.231 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 7, nessuno in terapia intensiva, mentre 7 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.231 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto.
Sul territorio, dei 1.382 casi positivi complessivamente accertati, 259 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 102 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 80 (+1 rispetto al precedente bollettino) a Nuoro, 880 (+1) a Sassari.
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