I sintomi della salmonella sono comuni ad altre patologie e spesso il contagio non viene riconosciuto, ma fortunatamente la salmonella si cura con facilità nella maggior parte dei casi. Per approfondire l’argomento Salmonella vediamo allora più precisamente quali sono i sintomi, come avviene il contagio, quanto dura l’incubazione, come si cura la salmonella e le possibili conseguenze dell’infezione causata dal batterio salmonella, che produce un’intossicazione alimentare nota col termine salmonellosi. Il microrganismo può essere trasmesso attraverso prodotti alimentari contaminati oppure può trovarsi nell’acqua o nel suolo. E’ possibile prevenire le infezioni da salmonella? Sì, evitando di mangiare alimenti crudi, specialmente la carne e le uova.
Salmonella: sintomi
I sintomi della salmonella sono crampi addominali, mal di pancia, nausea, vomito, diarrea e mal di testa. La salmonellosi può provocare anche febbre. Più raramente la malattia causata dalla salmonella può interessare gravi infezioni delle meningi e delle osseo. E’ bene comunque consultare sempre il medico, perché i sintomi della salmonellosi sono comuni a molte altre malattie, quindi è necessario procedere all’analisi di un campione di feci, per arrivare ad una diagnosi più precisa.
Salmonella incubazione
Quanto dura il periodo di incubazione della salmonella? Di solito le principali manifestazioni sintomatologiche di questa intossicazione alimentare compaiono tra sei ore e 3 giorni dal contagio e possono scomparire anche senza cura, nel giro di qualche giorno. Il periodo di incubazione del batterio Salmonella è quindi abbastanza breve, dopo 12/72 ore compaiono i sintomi.
Salmonella: cura
La cura per la Salmonella dipende anche dal tipo di batterio che causa la patologia. Esistono infatti due tipi di infezioni, le forme tifoidee scatenate dalla Salmonella typhi e paratyphi, e quelle non tifoidee, causate da salmonelle minori come Salmonella enteritidis. Nei soggetti sani entro una decina di giorni l’infezione passa da sola senza farmaci, altrimenti si può ricorrere a medicinali antidiarroici e contro la nausea, e all’integrazione di fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale. Si ricorre anche alla terapia antibiotica.
Salmonella: contagio
Come si prende la salmonella? Il contagio della salmonella avviene per via oro-fecale attraverso l’introduzione di cibo infetto. Il contagio della salmonella può essere determinato cioè dall’ingestione di alimenti e bevande contaminati oppure la trasmissione può avvenire per contatto con oggetti o animali portatori di questi batteri. Generalmente il cibo contaminato non presenta alterazioni nelle sue caratteristiche fisiche e il contagio può avvenire o nel momento in cui gli alimenti vengono prodotti oppure a casa, attraverso una manipolazione non corretta dei cibi stessi.
Alimenti a rischio salmonella
I cibi più a rischio di essere contagiati dalla salmonella sono le uova crude, il latte non bollito, la carne e i derivati, le salse, alcuni preparati per dolci, come le creme. Tra gli alimenti a rischio salmonella ci sono anche frutta e verdura, come le angurie, i pomodori, i germogli, l’insalata, possono subire un contagio durante il taglio, perché eventuali utensili o superfici sporche costituiscono un veicolo dell’infezione.
Salmonella conseguenze
Ci sono dei ceppi di batteri di salmonella resistenti agli antibiotici. Mentre i sintomi generali possono scomparire nel giro di qualche giorno anche attraverso una cura antibiotica, nel caso di particolari resistenze si deve prestare molta attenzione, perché possono sorgere delle complicanze. Una di queste è la gastroenterite, se il batterio si localizza soprattutto nel tubo digerente.
Nei casi più gravi possono sorgere anche manifestazioni che vanno al di là dell’intestino, come polmonite, meningite, osteomielite, endocardite. La mortalità per salmonellosi è molto bassa. Sono più a rischio sicuramente i bambini molto piccoli, gli anziani e i soggetti debilitati, perché affetti da altre malattie, come l’aids.