Salteranno di gioia questi pensionati che avranno 160 euro in più sul cedolino

Febbraio è il mese giusto per alcuni pensionati di ricevere 160 euro in più sulla pensione. Vediamo a chi spettano. 

160 euro sul cedolino
160 euro sul cedolino – Nanopress.it

Alcuni pensionati vedranno un cedolino leggermente più sostanzioso in virtù degli aumenti promossi dalla Legge di Bilancio.

Pensionati: per chi aumenta il cedolino

I pensionati sono coloro che sono stati maggiormente sotto il mirino della Legge di Bilancio. Per alcuni pensionati, infatti, il mese di febbraio significherà un piccolo aumento sul loro cedolino. L’aumento sarà dovuto per l’adeguamento delle pensioni al carovita. La manovra è stata prevista dalla Legge di Bilancio ma, per il mese di febbraio, le categorie di pensionati coinvolte sono soltanto sei. L’aumento, per il momento, è superiore al 7%.

La manovra prevista dalla legge di bilancio prevede anche qualche aumento per poter fronteggiare l’aumento dei costi dovuti alla crisi energetica. Gli aiuti per i pensionati, però, non arriveranno insieme ma in due momenti diversi e non spetteranno a tutti ma soltanto ad alcune categorie. Infatti, soltanto i pensionati con alcuni requisiti reddituali potranno beneficiare di questi piccoli aumenti. Si parla del mese di febbraio ma, anche se è appena iniziato, bisognerà aspettare ancora qualche giorno.

Vediamo di seguito, nel dettaglio, chi sono i pensionati che potranno beneficiare di questi aumenti.

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Chi avrà l’aumento

Alcuni pensionati potranno vedere l’aumento della propria pensione sin dal mese di febbraio. Altri, invece, dovranno aspettare il mese di marzo. La rivalutazione delle pensioni sarebbe dovuta scattare a gennaio. Gli importi pensionistici dovevano essere già stati adeguati per via dell’aumento dell’inflazione. Un aumento che, però, non è accaduto negli stessi tempi per tutti. L’INPS, infatti, non è stata in grado di fare subito i calcoli nei tempi che erano previsti.

Un ritardo che potrebbe interessare anche il mese di febbraio. Perciò, la rivalutazione delle pensioni avverrà prima su quelle più basse. Soltanto dopo, in progressione, si procederà con le altre.

La soglia prevista è quella di quattro volte il reddito minimo e a comunicarlo è stata proprio l’INPS. In particolare, ci sarà la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali pari al 100%. Ciò spetta a tutti gli utenti che nel 2022 hanno avuto un importo sul cedolino più basso o pari a 2.101,52 euro (il che significa, quattro volte il trattamento minimo).

Non bisogna dimenticare la suddivisione a fasce dell’aumento delle pensioni, prevista nel 2023. In virtù di tale suddivisione, le fasce sono sei e andranno ad aumentare alcune pensioni. Non si tratta, però, di una suddivisione piuttosto semplice da comprendere.

Il punto di partenza resta il reddito minimo. Chi percepisce una pensione di circa 2626 euro lordi, potrà attendere 160 euro in più in virtù degli aumenti per la suddivisione a fasce. Chi percepisce sul cedolino una somma più elevata potrà beneficiare di una rivalutazione pari al 53%, ovvero chi percepisce sul cedolino una somma compresa tra 2.626 e 3150 euro (sempre lordi).  L’aumento sarà di circa 120 euro.

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pensionati – nanopress.it

I pensionati con un cedolino tra i le quattro e le cinque volte la minima beneficerà di una rivalutazione dell’85%. Chi, invece, tra le sei e le otto volte al di sopra, avrà una rivalutazione del 47%. E ancora, tra le 8 e le 10 volte la minima, vedrà una rivalutazione del 37%. L’ultima fascia prevede le 10 volte e l’aumento si attesta al 32%.

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