In un salumificio a Verona si è verificato un mostruoso incendio che ha reso l’aria irrespirabile.
Subito è arrivata l’ordinanza del sindaco Damiano Tommasi di tenere le finestre chiuse e cancellare ogni impegno per non uscire da casa e non intossicarsi.
Ad Arbizzano di Negrar, nel Veronese, un salumificio è andato in fiamme per cause ancora in corso di accertamento. Si tratta di una struttura del noto marchio Coati e l’incidente è avvenuto nel pomeriggio, provocando danni molto gravi e rendendo l’aria tossica.
Per evitare il coinvolgimento di chi abita nella zona alle porte della città, il sindaco Damiano Tommasi ha ordinato subito di chiudersi in casa barricando ogni entrata e finestra per non rimanere intossicati dalla nube densissima di fumo nero che in pochi minuti ha avvolto l’aria circostante.
Se guardiamo le immagini riprese dai mezzi aerei dei Vigili del Fuoco, ci accorgiamo che l’incendio è stato davvero imponente, come mai se ne ricordano in zona, ma per quale motivo è scoppiato? È ciò su cui stanno lavorando le autorità, i collaborazione con i pompieri che stanno effettuando i sopralluoghi di rito e i vari rilievi sul posto.
Sul luogo sono arrivati i Vigili del Fuoco con diversi mezzi per le operazioni di spegnimento che sono durate diverse ore. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno circoscritto la zona per allontanare i curiosi.
L’impianto è stato sottoposto anche ai rilievi dell’Arpa, per verificare la qualità dell’aria che in effetti è risultata terribile e tossica. Gli specialisti del NCBR, ovvero gli agenti che si occupano dei rischi biologici, hanno messo in sicurezza l’impianto di ammoniaca dello stabilimento.
Si tratta di una struttura di grandi dimensioni che si trova vicino ad altri capannoni ma non è chiaro se le fiamme abbiano coinvolto altre strutture né se ci siano feriti. Oggi, a 24 ore dall’incendio, si è ancora a lavoro per monitorare eventuali focolai che possano riprendere a devastare tutto ciò che incontrano.
Tali focolai sono anche molto difficili da raggiungere perché si trovano sotto le lamiere e i detriti, dove c’è il rischio che le parti circostanti crollino.
Per scongiurare un nuovo incendio si monitora la situazione anche dall’alto, grazie all’elicottero Drago 148 degli specialisti SAPR, intento a individuare problematiche che da terra non sono visibili.
Una situazione per ora sotto controllo che comunque ha sconvolto tutti e per la quale si indagherà ancora molto a lungo per capire cosa possa aver dato origine alle fiamme.
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