[didascalia fornitore=”ansa”]Giulia Grillo[/didascalia]
“Stiamo lavorando all’abolizione del superticket, poi vogliamo rimodulare i ticket, aiutando innanzitutto le fasce più deboli, come gli anziani”. E’ la ministra della Salute Giulia Grillo a rispondere a diverse domande sulle pagine del Fatto quotidiano, ribadendo l’impegno del suo dicastero a tagliare gli sprechi in favore di un maggiore sostegno ai cittadini che hanno bisogno. Per recuperare risorse la ministra ha proposto anche la via da percorrere, ossia tagliare ogni tipo di spreco sull’acquisto dei farmaci.
Il superticket prevede un costo aggiuntivo di dieci euro su ogni ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica. La misura è stato introdotta nel 2011 e al momento ogni regione italiana decide se applicarla o meno ed eventualmente anche come applicarla, quindi in base al reddito o al servizio.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/10/05/superticket-sanitario-cos-e-e-come-funziona/186943/” testo=”Superticket sanitario: cos’è e come funziona”]
Il governo Conte punta quindi ad abolire per tutti i cittadini il pagamento del superticket sanitario. I fondi per coprire una misura del genere non ci sono, al momento, ma la ministra della Salute ha già proposto una soluzione per il reperimento del denaro, ossia tagliare gli sprechi nei futuri acquisti dei medicinali.
La ministra Giulia Grillo assicura che “non vogliamo togliere medicinali, ma smettere di spendere troppo, cioè male, in alcuni settori. Bisogna intervenire innanzitutto sul costo di farmaci pure preziosi, come quello per la cura dell’Epatite c. Ma in generale si è verificata troppo spesso l’estensione dell’indicazione terapeutica per alcuni prodotti, senza controlli. E ne hanno tratto vantaggio solo le aziende”.
Lotta agli sprechi, dunque, per recuperare risorse e alleggerire le spese dei contribuenti che richiedono prestazioni sanitarie: “La scorsa settimana abbiamo avuto un primo incontro con il ministero dell’Economia ed è stato positivo – spiega Grillo – ma non chiederemo solo risorse, perché lavoriamo anche a misure per risparmi mirati. Parliamo di sprechi. Io ho voluto un tavolo sulla governance farmaceutica perché in questi anni, a fronte di drastici tagli ai servizi della sanità pubblica, la spesa per i farmaci è lievitata, fino a sfiorare i 30 miliardi nel 2017. E questa spesa è esplosa perché non è stata governata”.
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