Troppo spesso capita che le squadre di calcio che non hanno più nulla da chiedere in un campionato, si trasformino in delle squadre, cosiddette, materasso, senza nessuna voglia di dare fastidio ad avversari che, magari, devono salvarsi o, viceversa, combattere per vincere o guadagnarsi i playoff. Queste squadre, spesso, sono l’ago della bilancia per decidere quale squadra si “merita” di salvarsi. Partita, davvero, da ufficio inchieste.
Promozione abruzzese, girone B, sfida tra Fara San Martino e Penne. Sulla carta non c’è storia la squadra ospite ha,infatti, già vinto il campionato del girone e ha conquistato meritatamente il salto in Eccellenza. La partita, però, non è finita, siamo sull’1-1, ed un pareggio farebbe rischiare la squadra di casa la retrocessione attraverso i playout.
Siamo in pieno recupero quando il terzino sinistro del Penne regala la palla all’attaccante farese 2-1 Fabio Di Vito che si invola verso la porta avversaria senza nessun difensore che lo contrasti: il centravanti entra in area di rigore calcia e, senza che il portiere tenti di parare la conclusione, realizza il gol del vantaggio e dell’aritmetica salvezza senza passare per i playout.
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Un atteggiamento, quello della squadra campione del Girone B della Promozione, degno dell’ufficio inchiesta. Una partita “venduta” alla squadra di casa che, molto probabilmente, non passerà inosservata. La verità, però, è che queste cose succedono e sono sempre successe nelle categorie minori, soprattutto fra le squadre dilettantistiche ma un provvedimento non sarebbe per nulla immeritato.