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La Lega Nord scende in manifestazione a Roma dando appuntamento anche a CasaPound in piazza del Popolo dove il Carroccio protesta contro il governo, con lo slogan #Renziacasa. Già dalle 14.00 un corteo di militanti dei centri sociali, comitati antirazzisti e associazioni è partito da piazza Vittorio per arrivare a via dei Baullari, nei pressi di Campo de’ Fiori. Griglie metalliche alte più di due metri sono state poste dalle forze dell’ordine in alcune strade del centro con lo scopo di tenere i diversi cortei separati.
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Ingenti le misure di sicurezza messe in campo dalla Questura: gabbie e quattromila uomini, oltre che una grande cancellata azzurra che chiude l’accesso a via Napoleone III, dove c’è la sede di CasaPound. Pullman della Lega Nord sono entrati a Roma scortati dalle forze dell’ordine. In piazza del Popolo sono presenti anche componenti di Fratelli d’Italia. La destra sociale si riunisce, invece, in piazza Cola di Rienzo per ricordare Mikis Mantakas.
Umberto Bossi torna in piazza
In piazza c’è anche Umberto Bossi, che torna dopo 16 anni da una sua manifestazione con la Lega in piazza del Popolo. E sui neofascisti di CasaPound che hanno solidarizzato con la Lega aderendo alla chiamata dell’ unico leader, Bossi chiude secco: ‘Io non avrei potuto mai farlo per la storia di partigiani combattenti della resistenza della mia famiglia‘. (Nella foto Matteo Salvini, Umberto Bossi, Roberto Maroni, Luca Zaia).
CasaPound incorona Salvini
CasaPound sfila invece con le gigantografie dei due Marò, Girone e Latorre, e Simone Di Stefano dal palco urla: ‘Salvini è assolutamente l’unico leader da contrapporre a Renzi. Non ce ne sono altri oggi in Italia e dobbiamo sostenerlo con tutte le nostre forze, e sono sicuro che vinceremo‘. Poi Matteo Salvini riprende il suo comizio, lasciando intravedere probabili future alleanze. Il leader del Carroccio anche a Otto a Mezzo aveva commentato: ‘Che male c’è, fascismo e comunismo sono due categorie del passato‘.
Il comizio di Salvini
E dalla piazza a Roma Salvini incita i suoi: ‘Vogliamo andare a governare. L’Italia merita di più‘. ‘Renzi è un servo sciocco di Bruxelles‘. ‘Cancelleremo la legge Fornero e vaff… alla Fornero e a chi l’ha portata al governo‘, ha continuato Salvini parlando dei lavoratori. ‘Nella nostra Italia non c’è spazio per i campi rom. Vai a fare il rom da qualche altra parte. I rom vengono dopo i nostri disoccupati , molto dopo…‘. E poi, spiegando in qualche modo la sua maglietta pro Stacchio, Salvini ha proseguito: ‘Non esiste eccesso di legittima difesa: se vieni a casa mia in piedi è possibile che ne esci steso‘. ‘Obbedire a leggi sbagliate significa contribuire allo sterminio di un popolo. Alle leggi sbagliate bisogna disobbedire e in Italia ce ne sono tante di leggi sbagliate‘. ‘Prepariamoci a disobbedire. Oggi la disobbedienza deve essere fatta nei confronti di un fisco che non è normale ma assassino‘, ha concluso il comizio Salvini.
Gli antagonisti #maiconsalvini
Da piazza Vittorio è partito invece il corteo dei centri sociali e della sinistra antagonista che al grido di ‘Mai con Salvini‘ protestano contro la politica della Lega Nord. ‘Salvini, Roma non ti vuole’, si sentiva nel corteo, mentre uno dei manifestanti ha detto: ‘Siamo 35.000 persone in piazza, li abbiamo battuti alla grande‘.